Femmicidio a Messina. Il corpo di Alessandra è stato ritrovato stamattina dal padre. Alessandra era piena di lividi, il suo volto era completamente tumefatto. In carcere Cristian Ioppolo
Nessuno ha sentito né urla, né grida provenienti da quella casa dove si è consumata una tragedia annunciata. Nessuno ha sentito che Alessandra veniva massacrata nella notte, con tremendi colpi in testa, con calci e con pugni.
La telefonata alla Sala operativa arriva poco dopo le otto di stamattina, dopo la quale partono serratissime indagini, coordinate dal procuratore di Messina Maurizio De Lucia. In tempi brevissimi tutti i sospetti ricadono su Cristian: il 26enne viene sentito ad oltranza, viene messo al torchio. Nega inizialmente ogni responsabilità, che addossa piuttosto all’ex fidanzato della ragazza, la cui estraneità dei fatti veniva tuttavia subito accertata dagli investigatori. Le domande incalzanti e le prove a suo carico sono schiaccianti. Cristian era geloso dell’ ex ragazzo di Alessandra e temeva che i due potessero riavvicinarsi. Alessandra non sopportava più i modi di fare del suo ragazzo, era diventato ossessivo e aveva deciso di lasciarlo. Così Cristian è andato di matto e durante un’accesa discussione l’ha massacrata di botte, fino ad ucciderla. Cristian Ioppolo è in stato di fermo per omicidio e per lui si aprono le porte del carcere di Gazzi.