Femminicidio a Messina, lui era geloso dell’ex e lei voleva lasciarlo: il sorriso di Alessandra Musarra spento per sempre dalla furia assassina del fidanzato [FOTO]

  • Carmelo Imbesi/LaPresse
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Femmicidio a Messina. Il corpo di Alessandra è stato ritrovato stamattina dal padre. Alessandra era piena di lividi, il suo volto era completamente tumefatto. In carcere Cristian Ioppolo

Alessandra Musarra era una ragazza come tutte, con i suoi sogni, le sue amarezze, le sue speranze per il futuro. Stanotte la furia assassina di Cristian Ioppolo, il suo ragazzo, ha posto fine alla sua vita. Alessandra ad ottobre avrebbe compiuto trent’anni, ma il suo sorriso è stato spento per sempre dalla furia cieca e assassina dell’uomo che diceva di amarla, quell’uomo che più volte le aveva messo le mani addosso e con cui troppo spesso litigava perché lui era geloso di lei.
Lasciati alle spalle cio’ che ti ha fatto soffrire. Lasciati alle spalle cio’ che ti ha ferito. Lasciati alle spalle cio’ che non puoi cambiare. Liberati da quei sentimenti che ti avvelenano. Non permettere a nessuno di spegnere il tuo sorriso. Perche’ tu meriti il meglio“: scriveva qualche ora prima di morire Alessandra su fb, inconsapevole che da lì a poco ad attenderla ci sarebbe stato il suo fidanzato, carico di rabbia e pronto a massacrarla di botte.
E ora, a poche ore dalla tragedia, sembra quasi assurdo pensare che nessuno abbia potuto fare nulla per salvarla dal suo carnefice.
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Nessuno ha sentito né urla, né grida provenienti da quella casa dove si è consumata una tragedia annunciata. Nessuno ha sentito che Alessandra veniva massacrata nella notte, con tremendi colpi in testa, con calci e con pugni.

Il corpo di Alessandra è stato ritrovato stamattina dal padre. Alessandra era piena di lividi, il suo volto era completamente tumefatto. 
Entrato da una finestra rimasta aperta, l’uomo ha trovato Alessandra sul letto in una pozza di sangue. La ragazza probabilmente era morta da qualche ora.

La telefonata alla Sala operativa arriva poco dopo le otto di stamattina, dopo la quale partono serratissime indagini, coordinate dal procuratore di Messina Maurizio De Lucia. In tempi brevissimi tutti i sospetti ricadono su Cristian: il 26enne viene sentito ad oltranza, viene messo al torchio. Nega inizialmente ogni responsabilità, che addossa piuttosto all’ex fidanzato della ragazza, la cui estraneità dei fatti veniva tuttavia subito accertata dagli investigatori. Le domande incalzanti e le prove a suo carico sono schiaccianti. Cristian era geloso dell’ ex ragazzo di Alessandra e temeva che i due potessero riavvicinarsi. Alessandra non sopportava più i modi di fare del suo ragazzo, era diventato ossessivo e aveva deciso di lasciarlo. Così Cristian è andato di matto e durante un’accesa discussione l’ha massacrata di botte, fino ad ucciderla. Cristian Ioppolo è in stato di fermo per omicidio e per lui si aprono le porte del carcere di Gazzi.

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