Una Reggio Bic dominante supera Vicenza con un eloquente +40, confermando un momento di forma brillante e una crescita di squadra sempre più evidente. Un successo netto, frutto di intensità, lucidità e dell’applicazione del gioco richiesto da coach Cugliandro. A fine gara, Ivan Messina ha commentato una prestazione che la squadra ha approcciato con grande concentrazione fin dal primo minuto. “Prima di tutto faccio i complimenti a Vicenza – ha dichiarato Messina – perché, nonostante il risultato, ha mantenuto intensità per tutta la partita. Ma faccio un applauso ancora più grande a noi: questa gara l’abbiamo preparata almeno da dieci giorni, lavorando su una difesa alta e aggressiva, proprio come vuole il coach. Sono davvero soddisfatto“.
Per Messina, il successo non è casuale ma la conferma di un cambio di passo evidente nelle ultime settimane: “la squadra sta crescendo molto. Anche contro Porto Torres, in trasferta, abbiamo disputato una grande partita. Oggi abbiamo replicato. E questo conta doppiamente alla luce di quanto accaduto l’anno scorso, quando contro Treviso perdemmo una partita che avremmo dovuto gestire meglio. Ora siamo più maturi e lo stiamo dimostrando“.
Sabato arriva Treviso: “guai a sottovalutarla, è molto meglio dei suoi zero punti”
Il campionato però non concede pause: sabato prossimo la Reggio Bic affronterà Treviso, avversaria che lo scorso anno si rivelò ostica e contro cui, ammette Messina, la squadra sbagliò approccio in entrambe le sfide. “Treviso è una squadra tosta. Non capisco sinceramente come possa essere ancora a zero punti: per me resta una formazione di valore. Non dovremo abbassare l’attenzione, anche perché è l’ultima partita prima della pausa natalizia. Portare a casa questi due punti sarebbe fondamentale“.
L’inizio del 2025 si preannuncia poi in salita, con un ciclo di trasferte da brividi: Giulianova, Cantù e Macerata. “Gennaio sarà davvero duro – spiega Messina – ed è proprio per questo che vogliamo chiudere l’anno nel migliore dei modi“. La Reggio Bic, dunque, gode meritatamente del momento positivo, ma la parola d’ordine resta una sola: continuità.
