“L’obiettivo è verificare ogni aspetto di quelli sollevati nella convinzione che si tratti di rilievi suscettibili di chiarimento“. Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, al question time della Camera, rispondendo a un’interrogazione a firma M5S sul ponte sullo Stretto.
“Sulla Vinca (Valutazione d’incidenza ambientale, ndr) ribadisco che tutti gli aspetti richiesti dalla direttiva europea sono debitamente riportati nei formulari e nei documenti trasmessi alla Commissione europea – ancora Salvini -. Sugli atti aggiuntivi e i contratti con il contraente generale e gli altri affidatari, confermo che tali contratti riprenderanno efficacia solo dopo la registrazione della Corte dei conti. La penale in caso di blocco dei lavori sarebbe del 4% dei lavori non eseguiti: si tratta della metà del valore, che è l’8%, previsto dal Codice degli appalti – ha spiegato il ministro delle Infrastrutture -. Sono previste, inoltre, anche specifiche penali a carico del contraente generale, qualora non rispettasse gli impegni. Insomma – ha aggiunto Salvini – regole chiare, responsabilità precise e garanzie forti per tutelare cittadini e interesse pubblico“. E infine, il ministro delle Infrastrutture ha aggiunto: “Ferma restando la determinazione a proseguire il progetto del Ponte, voglio chiarire che la realizzazione di quest’opera sarà il più forte volano per gli altri interventi che sono attualmente in corso in Sicilia e in Calabria“.
