“Whataboutism. È un neologismo inglese che indica la tecnica retorica, detta in italiano “benaltrismo”. Serve come tattica di difesa per non affrontare un punto scomodo, per sminuire la critica, giustificare il proprio comportamento o deviare il dibattito da un argomento scomodo. Come rispondergli? Riportando la discussione al punto principale! Basile si giustifica affermando che le piste ciclabili: “funzionano e si fanno anche in altre grandi città”. invece di argomentare nel merito, cita ciò che accade da un’altra parte per giustificare una scelta. Della serie: “Se un intervento funziona altrove, allora funzionerà automaticamente anche qui”. È una semplificazione che ignora il contesto locale: il trasferimento di politiche urbane da una città all’altra senza un’adeguata analisi di compatibilità. Amsterdam ha tante ciclabili e quindi vanno bene ovunque“, è quanto scrive in una nota la Rete civica “Partecipazione”.
“Basile, non basta un esempio per dimostrare la validità universale di un intervento. Le piste ciclabili vanno bene dappertutto? La risposta tecnica è no, non sempre! Dipende da: densità abitativa e funzioni urbane flussi di traffico spazio stradale disponibile connessioni con trasporto pubblico morfologia del centro storico abitudini di mobilità e distanze medie degli spostamenti. Una pista ciclabile può essere ottima in un contesto e problematica in un altro, se non integrata bene o se sottrae spazio vitale a pedoni, trasporto pubblico e privato. Basile, tutto chiaro? Ascolta e confrontati con i Cittadini”, conclude la nota.
