Aeroporto di Reggio Calabria, le difficoltà della Polizia di Frontiera: “urgenti adeguamenti, non possiamo lavorare così”

Il Sindacato Autonomo di Polizia di Reggio Calabria (SAP) chiede interventi urgenti per migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza del personale di Polizia di Frontiera Aerea dell’aeroporto “Tito Minniti”

“In uno scenario nazionale ed internazionale di forti tensioni, il (SAP) Sindacato Autonomo di Polizia di Reggio Calabria guidato dal Segretario Provinciale Toscano Pasquale continuerà a svolgere, oggi più che mai, un ruolo essenziale nel tutelare gli operatori di polizia richiedendo condizioni di lavoro adeguate e sostenendo ogni iniziativa volta a migliorare la loro sicurezza e la loro formazione”. Lo afferma in una nota la Segreteria Provinciale SAP di Reggio Calabria.

“In questa ottica, pur consapevoli della grave carenza di organico che interessa ormai tutte le articolazioni della nostra Amministrazione, non possiamo trascurare di affrontare la problematica che affligge la Polizia di Frontiera Aerea dell’aeroporto “TITO MINNITI” di Reggio Calabria. Ci riferiamo al personale della Polizia di Stato che quotidianamente, presso quello scalo, presta servizio a garanzia della sicurezza, delle strutture, dei numerosi utenti che giornalmente vi transitano e di chi vi lavora per il buon funzionamento dell’aerostazione”.

“Il servizio in argomento viene assicurato, senza soluzione di continuità nell’arco della giornata, da operatori, in numero peraltro insufficiente, che dispongono di un solo locale nemmeno adeguato ad ospitarli contemporaneamente. Da quella sala di regia, a fronte di una cubatura e disponibilità di posti per operatore largamente deficitaria, si assicurano i servizi di vigilanza sull’intero impianto aeroportuale, si svolgono tutte le attività complementari e di supporto, quali la ricezione di denunce da parte degli utenti, la redazione di atti ed altre attività relative alla particolarità del servizio espletato. A complicare l’operatività si sono aggiunti i lavori di ristrutturazione in corso che interessano diverse aree dello scalo e che non hanno risparmiato neppure il citato Ufficio di Polizia”.

“Infatti un sopralluogo effettuato, ai sensi dell’art.50 D.Lgs. 81/08, dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza del SAP ha evidenziato che, il locale oltre ad essere sottodimensionato si trovava nel mezzo di un’area di cantiere; per accedere al suddetto ufficio, gli operatori di polizia, i lavoratori aeroportuali e gli utenti, hanno dovuto attraversare quell’area con evidenti e possibili rischi di incorrere in incidenti insiti in ogni cantiere allestito per tale tipologia d’intervento, senza che vi fosse alcuna segnalazione che indicasse l’avvio dei lavori”.

“Al riguardo si segnala che i lavori di ristrutturazione dovrebbero protrarsi per alcuni mesi ancora, e da quanto si è appurato, non sarebbero previste ulteriori assegnazioni di spazi disponibili da destinare alla Polizia di Frontiera Aerea di Reggio Calabria. Altro non trascurabile aspetto è quello inerente l’impresentabilità del locale destinato, come a più riprese evidenziato dal SAP, ad ospitare l’utenza che vi si reca per denunce o altre ragioni; in quelle circostanze si offre un’immagine tutt’altro che edificante per il prestigio della Amministrazione della Pubblica Sicurezza”.

“L’immediata soluzione è rappresentata da un ulteriore Ufficio nella disponibilità della Polizia di Stato collocato, è bene precisarlo, fuori dall’area di cantiere che ospiterà i nuovi uffici SACAL che quanto ad ampiezza risulta assolutamente sovradimensionato e sproporzionato rispetto all’attuale destinazione considerato che in esso vi presta servizio un numero certamente inferiore di operatori che espletano attività esclusivamente burocratica che non comporta contatti con il pubblico”.

“Tale spazio sarebbe per contro assolutamente adeguato a soddisfare le esigenze di sicurezza in primo luogo degli operatori impegnati oltre che nei servizi di vigilanza e nelle altre attività complementari che sovente comportano la presenza contemporanea degli stessi all’interno dell’ufficio e certamente più indicato anche per accogliere l’utenza. Sarebbe sufficiente prevedere una sorta di inversione delle destinazioni dei due locali”.

“La soluzione prospettata dal SAP, l’unica percorribile con tempistiche rapide ed interventi molto contenuti, che consentirebbe al personale di poter trascorrere il proprio turno di servizio in ambienti salubri e dignitosi, ad oggi è stata inspiegabilmente ostacolata contro ogni regola di buonsenso oltre che di buona amministrazione. Il S.A.P. richiederà maggiore attenzione e terrà alta la vigilanza affinché vengano assunti urgenti ed adeguati provvedimenti mirati alla salvaguardia della sicurezza nei luoghi di lavoro per il presidio di Polizia aereoportuale innanzitutto perché riteniamo che la dignità degli operatori di Polizia passa anche attraverso luoghi di servizio decorosi ma anche perché lo stesso rappresenta il biglietto da visita dei passeggeri che transitano dallo scalo reggino”.