In relazione al potenziamento dei controlli sul territorio disposti nell’ambito del Comitato dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica sono stati eseguiti mirati controlli nei confronti di tre attività economiche marsalesi (una pizzeria, una gelateria e un negozio di articoli per la casa) individuando complessivamente nove lavoratori in nero, tutti di nazionalità italiana.
In particolare, i finanzieri marsalesi hanno sorpreso i lavoratori intenti a svolgere le attività di cameriere e di addetti alle vendite all’interno dei locali adibiti ad attività d’impresa, senza che il loro rapporto di lavoro fosse stato preventivamente comunicato dal datore di lavoro al Centro per l’impiego.
I successivi accertamenti hanno consentito di acclarare come quattro lavoratori “in nero” appartenessero a nuclei familiari percettori dell’Assegno di Inclusione (misura di sostegno economico e sociale che dal 2024 ha sostituito il Reddito di Cittadinanza) e uno risultasse percettore della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), tutti indebitamente fruiti.
Sulla base di tali risultanze, i finanzieri hanno deferito i cinque soggetti alla Procura della Repubblica di Marsala nonché effettuato tempestiva comunicazione all’INPS al fine di consentire il “blocco” dei contributi concessi, ammontanti ad oltre 50.000 euro, e di recuperare quelli già erogati, ammontanti a circa 5.000 euro.
Al termine degli accertamenti esperiti sono state contestate complessivamente ai datori di lavoro violazioni che prevedono sanzioni amministrative per circa 40.000 euro e, come previsto dalla normativa di settore, è stata inoltre avanzata al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro la proposta di sospensione delle predette attività imprenditoriali per aver impiegato “in nero” oltre il 10% della forza lavoro presente nei locali.
L’operazione costituisce ulteriore testimonianza del diuturno impegno della Guardia di finanza nella lotta a tutte le tipologie di illegalità economico-finanziaria, al fine di garantire agli operatori economici che rispettano le regole un mercato contraddistinto da condizioni di concorrenza equa e leale e di salvaguardare i lavoratori da ogni forma di possibile sfruttamento.
L’attività si colloca nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.
