Io l’ho chiamato Mahatma (grande anima) perché in lui si staglia una forza che sembra trascendere l’essere. Una forza che non pare di questo mondo. Lo incontri e subito capisci che alcuni esseri sono nati per avanzare come fari nelle oscure notti degli inverni delle nostre vite. Eppure non è che un uomo, il più semplice tra gli uomini. Lui è Raffaele. Raffaele Capperi.
Storia
La sua storia è un canto di battaglia e d’amore; un motivo di speranza e di consapevolezza spirituale. L’ho conosciuto a Roma, nelle sale del Parlamento Europeo, durante la cerimonia “Voci d’Europa – L’Arte contro il Bullismo”, promossa dall’associazione artistico-culturale Art Global, diretta da Angiolina Marchese e Rosanna Vetturini. In quell’aria densa di consapevolezza, grazie alla lungimirante e umana visione di due donne straordinarie (Angiolina Marchese e Rosanna Vetturini), abbiamo condiviso un prestigioso riconoscimento: io, Raffaele e molti altri. Io per il mio impegno giornalistico contro il bullismo, lui per la sua rivoluzione quotidiana sui social contro l’odio generato dal bullismo, gli altri per il loro impegno sociale e artistico contro il bullismo
.Il bullismo: una delle assurdità più inaccettabili di questo secolo. Una realtà oscura che dovrebbe essere cancellata persino dal vocabolario. E voglio approfittare, una volta di troppo, per ribadire la mia convinzione sulla necessità di una legge contro questo male.
Disegno di legge contro il bullismo
Occorrerebbe un disegno di legge che introduca nelle scuole discipline fondamentali contro il bullismo e materie capaci di istruire e sensibilizzare i bambini sin dal loro primo approccio con l’ambiente scolastico. Solo studiando gli effetti del bullismo — e prima che esso attecchisca nei cuori dei giovani — possiamo educarli a dire no al bullismo.
Titolo di Cavaliere
Raffaele è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica nel 2021 dal Presidente Sergio Mattarella. È anche autore del libro Brutti e cattivi, edito da De Agostini. La grandezza della sua voce non parla soltanto contro il bullismo: parla per la dignità, per la libertà di ciascuno di essere se stesso senza paura, per il diritto sacro di essere amati e accettati. Nato con la sindrome di Treacher Collins, Raffaele Capperi ha vissuto fin da piccolo episodi continui di bullismo a causa delle malformazioni del volto e dei problemi di udito causati dalla malattia. Insulti, prese in giro e isolamento lo hanno accompagnato per anni, sia a scuola sia nella vita quotidiana.
Proprio queste esperienze lo hanno spinto a esporsi sui social per raccontare la sua storia e aiutare chi subisce discriminazioni simili.
Raffaele ha attraversato un’infanzia che per molti sarebbe stata un abisso: fino al punto in cui, più volte, ha pensato — lui dice — di farla finita. Ma col tempo il dolore ha riempito quegli abissi, creando spazio per un coraggio immenso. Un coraggio che lo ha indirizzato a guardare la sua diversità non come una ferita, ma come un’opportunità di parlare al mondo e di stare accanto a chi, come lui, soffriva le conseguenze della stessa.
Oggi Raffaele è compagno di viaggio per chi combatte la sua stessa battaglia. Ascolta, sostiene, solleva. Insegna che ogni volto — ogni volto — è una costellazione che merita di essere guardata con stupore. Che la diversità non va semplicemente accettata: va celebrata.
Raffaele è un eroe. Il nostro eroe. Un esempio vivente di ciò che diventa l’essere umano quando decide di trasformare la notte in alba. Per questo, per me e per molti, lui è il Mahatma italiano del nostro tempo: la grande anima che ci ricorda che siamo fatti per brillare. Anche — e soprattutto — quando la tempesta infuria.
