Reggio Calabria, Veronese: “Schlein venga a chiedere scusa, 11 anni di disastri del Pd hanno distrutto la città”

Veronese: "dopo undici anni di amministrazione targata Giuseppe Falcomatà, sostenuta, voluta e difesa dal Partito Democratico, Reggio Calabria è una città dilaniata, umiliata, irriconoscibile"

“Dopo undici anni di amministrazione targata Giuseppe Falcomatà, sostenuta, voluta e difesa dal Partito Democratico, Reggio Calabria è una città dilaniata, umiliata, irriconoscibile. E oggi, mentre il PD finge di prendere le distanze, mentre il Movimento 5 Stelle si accoda al silenzio complice, i cittadini continuano a vivere tra burocrazia, abbandono e degrado. Per questo, l’Associazione LIFE invita la segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein, a venire personalmente a Reggio Calabria – accompagnata dal segretario regionale Nicola Irto – a chiedere scusa ai reggini per i disastri amministrativi compiuti in questi undici anni dal partito che ha voluto e sostenuto Falcomatà”. E’ quanto afferma il Prof. Simone Veronese, Presidente dell’Associazione LIFE.

“Undici anni di fallimenti”

“Falcomatà è il prodotto politico del PD, il sindaco simbolo di una sinistra che ha predicato legalità e moralismo, ma che nella realtà ha fallito in tutto: una città senza scuole, con interi plessi chiusi da anni, studenti costretti a spostarsi o a frequentare sedi provvisorie, nessuna nuova costruzione, nessun intervento strutturale in oltre un decennio; strade dissestate e piene di buche, quartieri interi dimenticati, nessuna manutenzione, nessuna programmazione”, rimarca Veronese. “Inoltre, sversamenti a mare e impianti di depurazione al collasso: secondo i dati di Goletta Verde, su nove punti monitorati in Calabria, tre dei peggiori sono proprio a Reggio Calabria; case senza acqua, perdite ovunque, condotte obsolete e servizi idrici al collasso, con tariffe che raggiungono 3 euro al metro cubo, tra le più alte d’Italia; TARI con record nazionale, cittadini che pagano la tassa sui rifiuti più cara del Paese e ricevono in cambio una città sporca, disorganizzata e senza raccolta efficiente; periferie abbandonate, opere pubbliche incompiute, nessuna rigenerazione urbana reale; zero investimenti in turismo e cultura, con la Biblioteca Comunale storica chiusa da oltre un anno per problemi strutturali e nessun segnale di riapertura”, evidenzia Veronese.

“Undici anni di promesse disattese, di inaugurazioni senza sostanza, di progetti mai realizzati, di fondi annunciati e spariti. Una città che vive nell’emergenza permanente, dove ogni giorno si aggiunge un crollo, una chiusura, una delibera in ritardo, un’interruzione idrica, un disservizio“, puntualizza Veronese.

“La vendetta politica e la decadenza morale”

“Come se non bastasse, dopo essere stato eletto consigliere regionale, Falcomatà – ormai in uscita – ha scelto di lasciare a Reggio un ultimo segno del suo modo di governare: una vendetta politica. Ha cambiato la giunta comunale, sostituito assessori e deciso di rimuovere i vertici delle società partecipate Hermes e Castore, due aziende pubbliche che funzionavano e davano risultati, a pochi giorni dalla sua decadenza e a sei mesi dalle elezioni comunali“, prosegue Veronese.

“Un gesto immorale, amministrativamente scorretto e politicamente disperato, compiuto per mantenere il controllo del potere fino all’ultimo minuto. E i consiglieri comunali del PD, invece di opporsi, si sono piegati, restando “al servizio” di un sindaco decaduto pur di conservare una poltrona o un favore politico. È la fotografia perfetta del declino morale e politico del Partito Democratico a Reggio Calabria”, aggiunge Veronese.

“Un PD prigioniero del proprio fallimento”

“Oggi il PD regionale – lo stesso che per anni ha difeso Falcomatà – fa finta di indignarsi sui giornali, ma non ha mai avuto il coraggio di agire. Un partito che “abbaia” sui titoli ma non muove un dito nelle istituzioni: nessuna richiesta di dimissioni, nessuna sfiducia, nessuna presa di posizione seria. Il PD calabrese continua a essere ostaggio delle decisioni di Falcomatà, come lo è stato per undici anni, incapace di liberarsi da un sistema che ha portato la città alla rovina“, spiega Veronese.

“Il silenzio della segretaria nazionale Schlein e del segretario regionale Irto su questa situazione è una vergogna nazionale. Chi parla di “diritti, ambiente e giustizia sociale” e poi chiude gli occhi davanti allo sversamento dei liquami a mare, alle scuole chiuse, ai cittadini senz’acqua e a un Comune sull’orlo del dissesto, ha perso ogni credibilità morale e politica”, rimarca Veronese.

“Schlein e Irto vengano a chiedere scusa”

“L’Associazione LIFE chiede pubblicamente al segretario Elly Schlein e al segretario regionale Nicola Irto di venire a Reggio Calabria. Non per fare passerelle o convegni, ma per chiedere scusa ai cittadini. Scusa per aver sostenuto un’amministrazione che ha distrutto il volto della città, isolato il territorio, disperso risorse e umiliato i reggini. Scusa per aver permesso che una città con 2.700 anni di storia diventasse un simbolo del degrado amministrativo, tra le più abbandonate d’Italia. Falcomatà non è solo un sindaco fallito, è l’emblema di un sistema politico decaduto. E chi lo ha voluto e sostenuto per undici anni — il PD e il centrosinistra — deve assumersi la responsabilità e chiedere perdono ai cittadini di Reggio Calabria”, conclude Veronese.