Ponte sullo Stretto, SS 106, Sanità e non solo: a Reggio Calabria il PD contesta la Manovra e presenta i suoi emendamenti, “questo è il Governo più anti Sud della storia”

I Senatori Nicola Irto e Antonio Misiani hanno hanno illustrato il contenuto delle proposte emendative presentate dal PD Calabria

Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Questa mattina si è tenuta, al Grand Hotel Excelsior di Reggio Calabria, la conferenza stampa del PD con cui lo stesso partito presenta gli emendamenti depositati al Senato in occasione dell’esame della legge di Bilancio. Al tavolo il segretario regionale e senatore Nicola Irto e il senatore Antonio Misiani, responsabile nazionale Economia, che hanno illustrato il contenuto delle proposte emendative presentate dal PD Calabria.

Il primo a prendere la parola, Nicola Irto“Il Senato sarà l’unico luogo a cui viene affidata la Manovra, l’unico in cui si può approfondire la legge di bilancio e in cui si possono avanzare proposte. Noi quest’anno siamo impegnati in questa Manovra. Potevamo limitarci a criticarla, ma vogliamo anche dire cosa il PD ha fatto, in termini di emendamenti. Ne abbiamo presentati tanti, per il Sud e per la Calabria, ma partiamo dalla critica. Il Governo ha avuto la capacità di far criticare questa Manovra da tutti, dalla CGIL a Confindustria. Nessuno ha dato fiducia. E’ una Manovra piccola, la più piccola dell’esecutivo Meloni. Non investe sulla Scuola, sull’Università, sul tema della Sanità. Noi da tempo diciamo che bisogna aumentare il Fondo Sanitario Nazionale. Poi non c’è nulla sui precari, sul lavoro. Anzi, c’è un taglio lineare a tutte le opere pubbliche”.

Poi si passa agli emendamenti. “Ci sono 107 emendamenti, ovviamente non li elenco tutti, ma qualcuno lo cito. Preciso che non sono emendamenti bandiera, ma ci sono i fondi, è roba concreta. Uno riguarda la SS 106. Noi chiediamo che il taglio sulla SS 106 venga reinserito. E’ vero che ci sono fondi per la SS 106, ma ci sono anche interi tratti – soprattutto a Reggio – in cui mancano gli studi di fattibilità. Noi chiediamo che si possano iniziare gli studi. Poi c’è il tema della Bovalino-Bagnara, che non è una strada, ma una trasversale che modernizza il nostro territorio, un’opera strategica”.

“Tema Ponte sullo Stretto. Non devo dirvi io la nostra posizione, lasciamola da parte. Intanto però ci sono le risorse congelate del Fondo di Sviluppo e Coesione, dopo il no della Corte dei Conti. Il nostro emendamento è: visto che l’opera è bloccata per il momento, perché quelle risorse dell’FSC non tornano a ciò a cui servivano inizialmente. Ci sono 26 milioni di euro per il trasporto intermodale dello Stretto tra Porto di Messina e Aeroporto di Reggio”.

“Due mesi fa ho chiesto il numero dei calabresi che vanno via per la sanità, perché noi siamo diventati il bancomat dell’Italia sul tema. Anche su questo abbiamo presentato una proposta politica, chiedendo una copertura finanziaria, chiedendo di scegliere”.

Oltre 100 emendamenti del PD in Calabria, Irto: "ecco su cosa verteranno"

Misiani: “il Governo si esalta per la crescita dell’occupazione, ma…”

La palla passa poi al Senatore Antonio Misiani“La Manovra cade in un contesto complicato della nostra Economia. Senza i 200 miliardi del PNRR, ottenuti da noi che governavamo prima, l’Italia sarebbe in recessione. Meloni ha vissuto di rendita, ma i fondi finiranno nel 2026 e noi non sappiamo come si andrà avanti dopo. Il quadro sociale è complicato: il Governo si esalta per la crescita dell’occupazione, ma si tratta degli Over 50. Il riequilibrio dei conti è avvenuto a scapito delle tasche degli italiani e a scapito di funzioni di spesa essenziali, come il Fondo Sanitario Nazionale”.

“Questo è il Governo più anti meridionalista da molti decenni a questa parte. Pensiamo all’Autonomia Differenziata, criticata – ovviamente a suo modo – anche dallo stesso Governatore di questa Regione. Poi le strade, la SS 106. Noi avevamo stanziato altre risorse, oltre a quelle del PNRR, e il Governo le ha quasi totalmente definanziate. Questo Governo ha tolto almeno miliardi sugli 8 totali destinati agli investimenti delle piccole opere nei Comuni”.

“Questo Governo è fantastico, doveva smontare la riforma Fornero sulle pensioni, ma invece ha fatto la Fornero +. Nei prossimi anni gli italiani andranno in pensione con tre mesi in più. E non ci sarà l’opzione donna. Noi proponiamo il ripristino di opzione donna”.