Cosentino di nascita, protagonista col Torino. E’ morto oggi a 69 anni Salvatore Garritano, ex attaccante granata e riserva di Graziani e Pulici nello scudetto del 1976. Ne ha dato notizia il club piemontese con una nota sul proprio sito ufficiale. Garritano era malato di leucemia dal 2007 e aveva denunciato l’abuso dei farmaci nel calcio negli anni ’70 e ’80. Da giovane promessa con qualche presenza nella Nazionale Under 21, Garritano approdò al Torino nel 1975 per restarvi fino al 1978.
Contribuì alla conquista dello scudetto nel 1976 con la determinante rete contro il Milan, nella domenica del sorpasso sulla Juventus. Complessivamente in granata collezionò 27 presenze e 6 gol in tre stagioni, sfruttando nel migliore dei modi il ruolo di riserva dei ‘gemelli del gol’. Successivamente giocò con la Sampdoria e il Bologna, prima di chiudere la carriera alla Ternana. “Alla famiglia, agli affetti più cari e ai tantissimi amici il cordoglio e l’abbraccio di tutto il mondo granata”, ha scritto in una nota il presidente Urbano Cairo a nome di tutto il Torino.
La nota del Cosenza
Il nipote di Salvatore è Luca Garritano, il 31enne che gioca nel Cosenza. Proprio il Cosenza Calcio, squadra della città in cui era nato Salvatore, ha diffuso una nota di cordoglio: “Il Cosenza Calcio esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Salvatore Garritano, calciatore cosentino che ha portato in alto, in tutta Italia, il nome della sua città natale. Attaccante rapido ed estroso, Garritano ha vissuto una carriera di grande valore, vestendo le maglie di club prestigiosi come Torino, con cui conquistò lo scudetto del 1975-76, Atalanta, Bologna, Sampdoria e Ternana tra le altre. Sebbene non abbia mai indossato la maglia rossoblù, è sempre rimasto legato alla sua Cosenza, che oggi lo ricorda con affetto e riconoscenza.
Alla famiglia Garritano, in particolar modo al nostro caro Luca, suo nipote, e a quanti ne hanno apprezzato le qualità umane e sportive, giungano le più sentite condoglianze del presidente, della dirigenza, dello staff tecnico e di tutta la società rossoblù. Ciao Salvatore, orgoglio di Cosenza e di chi ama il calcio vero”.
