Lamezia Terme, trionfo per la 2ª edizione di Onko Armen’s

Giovedì 20 novembre, alle ore 15.00, l’Auditorium della Cattedrale di San Benedetto di Lamezia Terme si è trasformato in un santuario di emozione, coraggio e consapevolezza

di Francesco Marrapodi – Ancora una volta l’arte si veste di coscienza e di moralità umana. Ancora una volta “Art Global”, guidata dalla luminosa visione della dott.ssa Angiolina Marchese e dalla sensibilità audace dell’art curator Rosanna Vetturini, si erge come sentinella del nostro tempo. Sono loro due, anime instancabili e vigili, a chinarsi sulle ferite più profonde della società per trasformarle in un richiamo universale, un grido che attraverso l’arte squarcia il silenzio e pretende giustizia, umanità, rinascita.

Lo spirito giusto

È in questo contesto, intriso di spirito e d’iniziativa, potente come una corrente che trascina, che giovedì 20 novembre, alle ore 15.00, l’Auditorium della Cattedrale di San Benedetto di Lamezia Terme si è trasformato in un santuario di emozione, coraggio e consapevolezza. La dott.ssa Angiolina Marchese, insieme alla curator Rosanna Vetturini, ha raccolto il seme visionario della dott.ssa Cav. Maria Antonia Spartà, già Vice Questore della Polizia di Stato: da quell’idea è nato un evento in cui cuore e intelletto hanno marciato all’unisono. A dare il via alla giornata, con la solennità delle grandi occasioni, è stato il Direttore di Caritas Calabria, Don Fabio Stanizzo. A fare da madrina, guida e faro, la senatrice Ida D’Ippolito, che ha accompagnato il pubblico lungo il cammino dell’iniziativa con autorevolezza e profondità.

La prima parte dell’incontro si è trasformata in un vero viaggio nei territori più complessi e sacri della medicina: la lotta ai tumori della sfera genitale femminile e della mammella. Dieci voci di competenza – Antonio Battistini, Antonio Gallucci, Mimma Caloiero, Carmelina Ermio, Giovanni Arcuri, Jessica Sovereto, Antonino Ditto, Adele Emanuela De Francesco, Giuseppe Paone, Maria Teresa Cafasso e Laura Gigliotti – hanno illuminato la platea con interventi che hanno intrecciato scienza, prevenzione e impegno quotidiano delle associazioni. Poi, il testimone è passato a uno dei drammi più laceranti del nostro secolo: la violenza di genere.

Le testimonianze di Stefania Cacciani, Elena Morano Cinque, Caterina Ermio e Pina Cerchiaro si sono unite ai contributi intensi dell’artista Laura Bruno, della regista Barbara Patarini e del giornalista Nino Capobianco, dando vita a un confronto appassionato, vibrante, necessario. A impreziosire il tutto, un vernissage capace di trasformare l’intero spazio in un oceano pulsante di creatività: le opere di Alba Nudo, Antonio Barbuto, Corradino Corrado, Eleonora Sala, Enzo Spina, Giovanna Mangialardi, Gino Rispoli, Jenny Roccioletti, Laura Bruno, Liana Girlanda, Lina Caruso, Maria Brunaccini, Maria Luisa Scaldaferri, Maria Ruberto, Mariastella Marino, Mina Di Salvo, Romeo Santoro, Rosa Amerato, Vincenzo Andracchio e Vittoria Lonetti hanno dato volto e voce a emozioni impossibili da contenere.

Arte, ma non solo arte

Quello vissuto a Lamezia Terme non è stato un semplice evento, non una normale mostra: è stato un percorso, un pellegrinaggio collettivo.
Le parole degli esperti, le testimonianze, i racconti sulla prevenzione oncologica e sulle malattie che colpiscono le donne hanno costruito una trama densa e vibrante, intrecciandosi con la tematica urgente, drammatica e attualissima della violenza di genere. Arte e musica sono diventate dunque un unico coro, un unico respiro, una sola dichiarazione di battaglia: NO alla violenza. SÌ alla vita.
Un inno di speranza, un grido che da Lamezia si è sollevato potente, capace di attraversare i cuori e scuotere le coscienze.

Musica e moda per la lotta al tumore ovarico

L’evento ha toccato il suo apice emotivo con le voci cristalline dei soprano Chiara Nicastri e Marianna Altamira, che hanno trasformato l’auditorium in una volta celeste fatta di armonie e pathos.
A rendere ancora più significativo il percorso è stata la stilista Mary Rose Couture, impegnata in prima linea nella sensibilizzazione sul tumore ovarico in sinergia con l’Associazione ALTO.
A condurre l’intera giornata, con grazia, equilibrio e profonda empatia, la giornalista Maria Teresa Notarianni, capace di intrecciare interventi, emozioni e riflessioni in un unico grande racconto corale.