Le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente, Lipu e Wwf hanno presentato un nuovo reclamo all’Unione Europea denunciando come “si vorrebbe realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina senza procedere all’affidamento lavori tramite gara pubblica internazionale“. In particolare le associazioni ritengono che ci sia “una reiterata violazione da parte dell’Italia degli artt.101/109 del Tfue e dell’art.72 della Direttiva 2014/14/Ue sulla concorrenza“.
Il nuovo reclamo è il quarto presentato dalle associazioni e si aggiunge a quello per la mancata applicazione della Direttiva sulla Valutazione Ambientale Strategica (Direttiva 2001/42/Ce recepita in Italia dal Testo Unico Ambientale, Decreto Legislativo n. 152/2006) e – ricordano le associazioni in una nota – a quelli presentati avverso i due pareri della Commissione Via Vas per la non corretta applicazione della Direttiva 92/43/Cee detta Habitat e della Direttiva 2009/147/Ce per la ‘Conservazione degli uccelli selvatici’. Le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente, Lipu e Wwf hanno poi inviato al Cipess una nota con cui chiedono “il ritiro in autotutela della delibera n. 41 del 6 agosto 2025 con cui il governo ha chiuso l’iter di approvazione del PONTE, delibera ancora sospesa perché all’attenzione della Corte dei Conti che ha già avanzato puntuali rilievi“.
