Una lunga informativa alla Camera quella in cui Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, ha fatto il punto sugli ultimi sviluppi in corso a Gaza e sulla posizione del governo italiano. Arrivando alla Camera, Tajani ha dichiarato: “il riconoscimento dello Stato di Palestina? I fatti abbreviano i tempi per cui questo avvenga, il problema è Hamas, ancora c’è l’organizzazione militare…“.
Sul tema della Palestina “vedremo come poter collaborare con la Giordania, a P. Chigi ci sarà un incontro per Gaza, ho nominato l’inviato speciale degli Esteri per Gaza, per inviare i beni alimentari a inizio di novembre“. “Missione di pace? Tutto è ancora prematuro, vedremo se ci sarà richiesta una presenza militare“.
Lotta all’antisemitismo
“L’antisemitismo va combattuto ovunque e in ogni modo con tutta la forza di cui i sistemi democratici dispongono“. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervendo alla Camera dei Deputati nel corso dell’informativa urgente del governo sul “Piano di pace per la Striscia di Gaza”.
“Questo conflitto ha suscitato un’ondata emotiva e un’attenzione mediatica senza uguali rispetto alle altre situazioni di crisi parimenti sanguinose nel mondo proprio in ragione della particolare valenza simbolica di questi luoghi – ha osservato Tajani – Si è trattato quasi ovunque di un’attenzione sincera, di un’autentica passione per la causa della pace, della salvezza dei popoli. Mentre pochi anche se rumorosi sono stati i casi di strumentalizzazione e spettacolarizzazione per fini di politica interna o pregiudizio antisemita“.
“Un pregiudizio mostruoso – ha aggiunto – che tuttavia si è riaffacciato dimostrando che la memoria della tragedia di 80 anni fa non è più sufficiente a tenere lontana l’eco del più odioso dei pregiudizi razziali“.
Ambasciatore Archi e l’invio
“Ho deciso di nominare l’ambasciatore Archi, il nostro ambasciatore presso la Fao, nuovo inviato speciale del ministero degli esteri per la ricostruzione di Gaza, inclusi gli aspetti umanitari. Sarà il punto di riferimento alla Farnesina per questo tema cruciale“, ha annunciato Tajani durante l’informativa urgente alla Camera.
“Stiamo lavorando per un invio urgente di aiuti alimentari, il più grande finora realizzato“, ha aggiunto Tajani ringraziando per la “straordinaria generosità della nostra filiera dell’agroalimentare che ha già messo a disposizione altre cento tonnellate di aiuti che porteremo presto a Gaza“.
Il piano di pace di Trump
“Il successo dell’iniziativa di pace avviata dal presidente degli Stati Uniti potrebbe davvero costituire una svolta storica che cambia il voto del Medio Oriente e quindi del Mediterraneo, con profonde ripercussioni anche sulla sicurezza e sugli interessi nazionali“, ha chiarito Tajani
“Naturalmente il successo del cosiddetto piano Trump è ancora legato ad un filo: molte sono le variabili che ancora non sono state definite, dal ritorno delle salme degli ostaggi assassinati fino alle modalità effettive dello smantellamento della struttura militare di Hamas o di quello che ne resta.
Tuttavia quel filo di speranza si sta rivelando solido, perché interpreta la volontà di pace di popolazioni che hanno sofferto moltissimo, da una parte e dall’altra, per un conflitto così sanguinoso“, ha aggiunto Tajani. “La volontà del popolo di Israele di vedere tornare sani e salvi gli ostaggi ancora vivi e riconsegnare alla pietà dei familiari le spoglie di quelli uccisi, la volontà del popolo di Gaza di sopravvivere a un conflitto tremendo nel quale sono stati usati come scudi umani e come bersagli da Hamas mentre Israele non ha voluto adottare quelle attenzioni e quelle cautele imposte dal diritto internazionale umanitario“.
“Di qui tante, troppe vittime innocenti e tanti sopravvissuti che chiedono cibo, cure mediche e soprattutto sicurezza e speranza per un futuro nella loro terra“, ha proseguito il ministro.
Forza internazionale di stabilizzazione a Gaza: l’Italia farà la propria parte
“Il percorso delineato dal piano americano potrà proseguire solo in una situazione ovviamente di calma e senza nuove violenze. Il piano Trump prevede il dispiegamento a Gaza di una forza internazionale di stabilizzazione. Come hanno confermato anche il presidente del Consiglio e il ministro della Difesa, l’Italia è pronta a fare la propria parte anche in questa eventualità, forte della solida, riconosciuta esperienza maturata negli anni in tanti quadranti internazionali complessi“. Lo ha rimarcato il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante l’informativa urgente alla Camera. “Naturalmente il Parlamento verrà coinvolto in tutte le decisioni che riguarderanno la nostra partecipazione” a una forza internazionale di stabilizzazione, ha aggiunto Tajani, con l’auspicio che “su questo argomento si possa trovare un’unità d’intenti tra tutte le forze politiche“.
“Possiamo infatti contare su una risorsa unica – ha proseguito Tajani – I nostri militari sono ovunque apprezzati portatori di pace. La loro professionalità, la loro umanità, la loro capacità diplomatica ne fanno una vera eccellenza italiana. In Libano, in Kosovo, in Africa svolgono un ruolo prezioso riconosciuto da tutti“.
“I nostri Carabinieri sono presenti in Palestina dal 2013, con una missione bilaterale di addestramento e partecipano a due importanti missioni europee“, ha ricordato. E, ha sottolineato, “hanno maturato una profonda conoscenza della realtà locale che possono mettere al servizio della popolazione di Gaza e della pace per la loro abnegazione e la loro competenza“.
Solidarietà alle forze dell’Ordine di Udine
“Purtroppo anche ieri sera, a Udine, violenti estremisti pro Pal hanno aggredito le Forze dell’Ordine perché volevano impedire lo svolgimento della partita di calcio Italia-Israele. Esprimo tutta la mia solidarietà ai due giornalisti feriti dai manifestanti e a tutti i Poliziotti, Carabinieri e Finanzieri che hanno garantito il regolare svolgimento della partita. Undici fra di loro sono rimasti feriti“, ha dichiarato Tajani in merito ai fatti di Udine di ieri notte.
Italia impegnata nel dialogo con Israele e Anp
“Il governo italiano ha sostenuto questo difficile percorso fin dall’inizio, lavorando con pazienza e concretezza con due obiettivi molto chiari: mantenere sempre vivo il dialogo tra le parti e alleviare per quanto possibile le sofferenze della popolazione civile palestinese“, ha dichiarato Tajani.
“Rivendico oggi con orgoglio la nostra azione. Abbiamo potuto svolgere un ruolo attivo perché in questi mesi abbiamo preservato canali di dialogo sia con Israele sia con l’Anp. Sono pochissimi i paesi che possono dire di aver fatto altrettanto: abbiamo costruito ponti a dispetto di chi voleva tagliarli“, ha aggiunto.
“E’ cosi che si lavora per la pace, giorno dopo giorno, con una paziente opera di tessitura, senza sventolare bandiere e senza cedere al clamore a ai proclami. La presenza del presidente del Consiglio Meloni a Sharm el-Sheikh per la firma degli accordi di pace testimonia che il nostro paese ha svolto un ruolo riconosciuto ed apprezzato da tutti i nostri partner, a partire dagli Stati Uniti“, ha proseguito. “Me lo ha confermato direttamente nei giorni scorsi il segretario di stato Rubio che ha particolarmente apprezzato la posizione equilibrata mantenuta dal governo in questi mesi“.
La guerra in Sudan
“Non dimentichiamo ciò che accade in guerre delle quali si parla meno. In modo particolare, mi riferisco al Sudan. Siamo consapevoli del ruolo che un grande Paese come l’Italia è chiamato a svolgere nel mondo, crocevia di dialogo e punto d’incontro fra culture e civiltà. Faremo la nostra parte anche questa volta“, ha sottolineato Tajani nel corso dell’informativa urgente alla Camera dedicata alla situazione nella Striscia di Gaza. “Le dimensioni della guerra civile sono tremende per numero di caduti, per la gravità di una situazione che nessuno sembra in grado di risolvere. Anche qui – ha rimarcato – dovremmo accendere i riflettori e parlarne di più“.
Nuovo gruppo di palestinesi in Italia
“Il 23 ottobre accoglieremo un nuovo gruppo di studenti palestinesi, che verranno a formarsi nelle nostre università“, dopo “i primi 39 arrivati nelle scorse settimane“, e “il 29 ottobre abbiamo in programma una nuova operazione umanitaria per portare in Italia altre decine di bambini di Gaza bisognosi di cure, che saranno assistiti nei nostri migliori ospedali“, ha ricordato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando nel corso dell’informativa urgente alla Camera. “Anche questo è un modo per contribuire a formare la futura classe dirigente per una Palestina libera, prospera, sovrana e pacifica“, ha osservato.
“In questi mesi terribili abbiamo consentito l’ingresso nel nostro Paese di più di 1.100 persone provenienti dalla Striscia, tra evacuazioni sanitarie, ricongiungimenti familiari e studenti”, ha rimarcato, confermando che “siamo determinati a proseguire il nostro impegno” in tal senso.
La pace a Gaza e lo Stato di Palestina
“Il cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e il ritiro graduale delle forze israeliane erano obiettivi inimmaginabili solo fino a poche settimane fa. Oggi sono realtà. Grazie alla leadership del Presidente americano Trump, che ha incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza. E grazie al ruolo svolto dai mediatori – Egitto, Qatar e Turchia. I loro sforzi si sono rivelati cruciali per l’esito positivo dei negoziati“, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Oggi – ha proseguito – è innanzitutto il giorno della speranza. E’ il giorno in cui parlare di un futuro che non è più affidato solo alla forza delle armi. Parlo della luce di speranza che abbiamo visto negli occhi dei bambini di Gaza, usciti in strada a festeggiare dopo il cessate il fuoco; quella delle famiglie israeliane, che lunedì scorso hanno potuto finalmente riabbracciare i loro cari. Immagini che rimarranno per sempre impresse nella nostra memoria. Lo ripeto, non dobbiamo alimentare illusioni premature. Il cammino è ancora lungo, la prudenza è necessaria. Ma come ha detto il Cardinale Pizzaballa, ‘Vediamo finalmente le prime luci dell’alba al termine di una lunga notte’“.
“Oggi finalmente ci sono le condizioni per una Gaza liberata dall’incubo di Hamas e affidata provvisoriamente ad un controllo internazionale, con l’attiva partecipazione dei paesi islamici. Tutto questo nella prospettiva di giungere ad uno stato palestinese vero, democratico, pacifico, non confessionale, affidato ad un’Autorità nazionale palestinese profondamente rinnovata negli uomini e nei metodi. Uno stato pacifico, riconosciuto da Israele e che riconosca Israele. Il riconoscimento dello stato della Palestina quando ci saranno le condizioni – che sono state poste anche dal parlamento – è ora più vicino“.
Di riconoscimento Tajani è tornato a parlare più avanti nel corso del suo intervento: “è un modo per contribuire a formare la futura classe dirigente per una Palestina libera, prospera, sovrana e pacifica” far arrivare in Italia bambini di Gaza bisognosi di cure e studenti che vogliono proseguire nelle università italiane la loro formazione, ha detto. “Una Palestina che in tali condizioni l’Italia riconoscerà senza ulteriori attese“.
“E’ inconcepibile che anche nel nostro Paese non si possa uscire portando la kippah, non si possa girare tranquillamente nell’area intorno alla Grande Sinagoga di Roma per paura di essere aggrediti così come è capitato in altre parti del nostro Paese“. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo in Senato e ribadendo che “l’antisemitismo va combattuto con tutta la forza di cui i sistemi democratici dispongono“.
“Il Governo italiano ha sostenuto questo difficile percorso fin dall’inizio“. A dichiararlo – parlando del piano di pace per Gaza nel corso della sua informativa in Senato – è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Forti anche del voto del parlamento – qui c’è stato un solo voto contrario, alla Camera nessuno, ha sottolineato – per incoraggiarci, sostenerci nell’azione di sostegno al lavoro del presidente Trump“.
“Ora dobbiamo guardare al futuro, un futuro di pace. E’ con questo spirito che abbiamo lanciato l’iniziativa di una risoluzione sulla tregua olimpica nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite in vista dei Giochi invernali che l’Italia ospiterà il prossimo anno a Milano e Cortina. Sarà un’iniziativa politica importante per rafforzare anche alle Nazioni Unite lo spirito del dialogo“.
“Come ci ricorda Papa Leone 14mo, che ieri abbiamo accolto nella sua visita ufficiale al presidente Mattarella – ha poi aggiunto – non dobbiamo mai abbandonare la speranza della pace ma lavorare con pazienza e determinazione perché la pace diventi realtà. Questa la missione che ci siamo assunti: coltivare il seme della pace piantato in Medio Oriente e diffonderlo anche in altri teatri di crisi a partire dall’Ucraina, naturalmente nel rispetto della libertà e sovranità di quel popolo“.
Abu Mazen in Italia il 7 ottobre
“Il 7 novembre Abu Mazen sarà visita in Italia“. Lo ha comunicato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, insistendo sull'”importanza del dialogo con la leadership palestinese guardando al futuro“.
