Dopo le elezioni regionali nelle Marche, Valle d’Aosta e Calabria, la Toscana sarà protagonista del voto il 12 e 13 ottobre (dalle 7 alle 23 la domenica e dalle 7 alle 15 il lunedì). Sono 3.007.106, quasi 22 mila in più rispetto a cinque anni fa, i toscani chiamati alle urne. Assieme al governatore i toscani eleggeranno anche i consiglieri che andranno a comporre la futura assemblea toscana: 40 in tutto, più il presidente della Regione. Per la coalizione vincente è previsto un premio di maggioranza, variabile: su 40 seggi, non potrà averne meno di 23 e non più di 26.
Sbarramento, preferenze e voto disgiunto
Potranno sperare di ottenere un rappresentante in Consiglio regionale solo le liste che raccolgono più del 5% dei consensi in tutta la regione o, se parte di una coalizione e la stessa ha superato il 10%, se hanno raccolto più del 3% dei voti. Se il presidente eletto ottiene più del 45% delle preferenze, la coalizione che lo sostiene avrà diritto ad almeno 24 seggi (il 60% dei quaranta in palio) ma non potrà superare i 26. Se il presidente eletto raccoglie tra il 40% e il 45% dei voti, la coalizione vincente avrà diritto da 23 a 26 seggi: se non li ha raccolti con i voti le saranno assegnati con un premio di maggioranza. Se nessun candidato ottiene almeno il 40% al primo turno (e si andrà al ballottaggio), 23 saranno i seggi assegnati alla coalizione del candidato vincente. Almeno 14 i seggi garantiti per la minoranza.
Si possono esprimere fino a due preferenze all’interno di una stessa lista, ma devono essere donna e uomo. In assenza di alternanza di genere la seconda preferenza in ordine di lista sarà annullata. Chi entrerà in Consiglio regionale e sarà successivamente nominato assessore dovrà dimettersi e subentrerà il primo dei non eletti. E’ consentito il voto disgiunto: si può votare anche solo il candidato presidente oppure una lista di una coalizione e il candidato presidente di un’altra.
Sfida a tre
Tre sono i candidati presidenti ufficialmente in corsa, rispetto ai sette del 2020 e agli altrettanti del 2015. A sfidarsi saranno Antonella Bundu (Toscana rossa), il presidente in carica Eugenio Giani (centrosinistra) e Alessandro Tomasi (centrodestra). Tre candidati, tre raggruppamenti e 10 liste. A sostenere Bundu è “Toscana rossa”. Nella coalizione di Eugenio Giani ci sono il Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, la lista “Casa Riformista” (con all’interno Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano, +Europa e nomi civici) e il Movimento 5 Stelle. Appoggiano Tomasi Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e la lista civica “È ora! Tomasi Presidente”.
