Il presidente Donald Trump, è arrivato alla Knesset, dove era atteso un suo intervento dopo un incontro con i parenti degli ostaggi liberati dopo la prigionia nella Striscia di Gaza. L’ultimo presidente degli Stati Uniti a intervenire alla Knesset fu George W. Bush nel 2008. “Questo è un giorno meraviglioso, mai visto un giorno così. La guerra è finita, Hamas rispetterà l’accordo“, ha dichiarato Donald Trump prima del suo intervento alla Knesset, secondo quanto riferiscono i media israeliani.
“Trump, il presidente della pace“. E’ lo slogan che campeggia su cappellini rossi che spuntano tra i banchi e i seggi della Knesset immortalati dai media internazionali mentre il mondo intero attendeva l’intervento in aula di Donald Trump. Lo slogan ‘Trump the peace president’ ricorda, anche per la grafica, i cappellini ‘Make America Great Again’ diffusi fra i sostenitori del tycoon.
Il discorso di Trump alla Knesset
Donald Trump è entrato nell’aula della Knesset accolto da un lunghissimo applauso e una standing ovation ha accolto il presidente americano.
E’ “un giorno di profonda gioia e speranza – ha dichiarato in apertura – E’ un giorno per ringraziare il Dio Onnipotente di Abramo, Isacco, Giuseppe“.
“Voglio ringraziare un uomo di grande coraggio e patriottismo, non è una persona facile con cui trattare, ma questo lo rende grande“, ha dichiarato Trump rivolgendosi a Netanyahu che “ha fatto molto per questo Paese“.
”E’ un trionfo incredibile per Israele e per il mondo avere tante nazioni che lavorano insieme per la pace. In molti ci hanno aiutato” a raggiungere l’accordo di pace in Medio Oriente, ha proseguito Trump, aggiungendo che “si è trattato di un momento molto inusuale”.
”Le prossime generazioni ricorderanno questo momento, quando tutto è iniziato a cambiare per il meglio”, ha aggiunto
“Abbiamo risolto otto guerre in otto mesi. – ha rivendicato Trump – Quando si rivolvono otto guerre in otto mesi significa che non ti piace la guerra. La mia personalità mi dice di fermare le guerre“.
”Gli Stati Uniti hanno pianto insieme a voi il 7 ottobre” e ”tutte le persone di Israele devono sapere che l’America è con voi”. Ora ”non dimenticate il 7 ottobre e fate in modo che non si ripeta mai più”. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump intervenendo alla Knesset.
“Abbiamo molte armi, molte le abbiamo date ad Israele, Bibi mi chiedeva armi di cui non avevano neanche sentito parlare“. E’ quanto ha detto Donald Trump nel suo discorso alla Knesset, aggiungendo che le armi fornite dagli Stati Uniti Israele “le ha usate bene e questo ha portato alla pace“.
“Questa non è solo la fine della guerra, questa è la fine dell’era del terrore e della morte e l’inizio di un’era di fede, di un’era d’oro per Israele e di un’epoca d’oro per la regione“, ha aggiunto Trump parlando dell’accordo tra Israele e Hamas, che segna “l’inizio dell’armonia per Israele e tutte le nazioni di quella che sarà presto una regione meravigliosa“. “Questa – ha ribadito – è una nuova e storica era di un nuovo Medio Oriente“.
Dopo l’accordo per la fine della guerra a Gaza e prima di puntare a raggiungere un accordo con l’Iran, ”ora concentriamoci sulla Russia”, ha dichiarato il presidente americano rivolgendosi al suo inviato speciale Steve Witkoff. ”Forse richiamerò Steve” per occuparsi dell’Iran, ma ora ”risolveremo” la situazione con la Russia e l’Ucraina, ha aggiunto Trump.
“Gaza sarà smilitarizzata” e “Hamas deporrà le armi. Va sostenuto il piano per Gaza“, ha aggiunto Trump. “Abbiamo dimostrato che la pace non è solo una speranza, ma una realtà che possiamo costruire giorno dopo giorno. C’è un potenziale straordinario in questa regione, dopo decenni che è stato fomentato il terrorismo e l’antisemitismo‘.
“Ora i palestinesi hanno la loro opportunità di abbandonare la violenza e di essere migliori. ‘In questi mesi – ha raccontato il tycoon – ho incontrato persone che vogliono che questo succeda”.
Trump ha sottolineato che ”dopo tante violenza e dolore, è arrivato il momento di concentrarsi sulla ricostruzione di un popolo, della stabilità, dello sviluppo economico in modo che i palestinesi possano avere una vita migliore, si meritano una vita migliore”. A questo progetto ‘‘io voglio contribuire, voglio essere partner”, ha aggiunto il presidente americano sottolineato che ”in tanti lo vogliono fare, si chiama Consiglio per la pace”.
Donald Trump ha poi riconosciuto di essere “in ritardo” per la cerimonia in Egitto, dove l’aspettano “leader importanti” che “forse quando arriverò non ci saranno più“. “Forse ci saranno solo due persone rimaste, e saranno le persone più povere“, ha detto ancora, in un riferimento al fatto che la maggior parte dei leader sono arrivati a Sharm con Boeing 747. Al vertice, sottolineato, ci sarà il “gruppo delle nazioni più ricche” a cui verrà affidata la ricostruzione a Gaza.
Il presidente americano ha infatti precisato che a Sharm el Sheik sono rappresentate “nazioni ricche e potenti, alcune guidate da persone potenti altre che non sosterrei“. Trump ha poi notato come alla Knesset i tempi si sono allungati con i discorsi di chi l’ha preceduto sul podio: “mi avete fatto fare tardi tra i leader dell’opposizione e Bibi che ha fatto un discorso brillante, ma molto lungo. Io pensavo di venire qui in fretta, fare un discorso e andare in Egitto. Ma non è stato così“.
”Abbiamo dimostrato che la pace non è solo una speranza, ma una realtà che possiamo costruire giorno dopo giorno. ‘C’è un potenziale straordinario in questa regione, dopo decenni che è stato fomentato il terrorismo e l’antisemitismo. Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti nella regione che decenni di fomentare terrorismo, estremismo, jihadismo e antisemitismo non hanno funzionato. Non hanno funzionato. Sono stati un disastro”, ha aggiunto Trump.
Donald Trump parla di pace e Iran, passati quattro mesi dai raid Usa contro siti nucleari nella Repubblica Islamica e dopo il ripristino delle sanzioni contro Teheran per il suo controverso programma nucleare. “Sarebbe meraviglioso fare un accordo di pace con loro – ha detto Trump – Io penso lo vogliano. Anche se (gli iraniani, ndr) dicono che non vogliono fare un accordo, posso dirvi che lo vogliono. Vedremo se possiamo fare qualcosa. Smettete di minacciare i vicini, smettete di finanziare i militanti e riconoscete il diritto di Israele ad esistere. Noi siamo pronti quando lo sarete voi, sarà la decisione migliore che l’Iran abbia mai preso. E succederà“, ha proseguito Trump, offrendo alla Repubblica islamica “la mano dell’amicizia e della cooperazione. Vi assicuro che vogliono raggiungere un accordo. È quello che faccio nella mia vita. Concludo accordi, sono bravo in questo“, ha aggiunto il presidente, sottolineando che “né gli Stati Uniti né Israele nutrono alcuna ostilità nei confronti del popolo iraniano. Vogliamo semplicemente vivere in pace“.
“Ora il mondo ama di nuovo Israele”. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump intervenendo alla Knesset. ”Nell’ultimo periodo tutti nel mondo, in Israele, tutti volevano la pace” e il fatto di riuscire a raggiungerla ”è stata una grande vittoria”. Trump ha notato che se Israele ”fosse andato avanti per 3-4 anni di combattimenti, le cose sarebbero andate diversamente”. Rivolgendosi direttamente al premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che ”se foste andati avanti con la guerra e le uccisioni non sarebbe stato lo stesso”. ”Ti ringrazio – ha detto Trump a Netanyahu – per aver avuto il coraggio di dire ‘abbiamo vinto e ora godiamoci la vittoria’”.
“Avete vinto. L’intera Regione sostiene che Hamas venga disarmato e che la Striscia di Gaza venga smilitarizzata. Amo israele. Sono con voi fino alla fine. Che Dio vi benedica, gli Stati Uniti e il Medio Oriente“.
Successivamente, Trump si è rivolto al presidente Herzogh, dichiarando: “ho un’idea signor Presidente, perché non grazia Netanyahu? (coinvolto in alcuni processi per corruzione, ndr)”. Poi rivolto a Netanyahu, il tycoon ha incalzato: “Tu sai come vincere”.
Nel suo intervento Trump ha parlato di Herzog come “uno dei più grandi presidenti in tempi di guerra“. “Sigari e champagne, a chi importa?“, ha detto in un riferimento al processo per Netanyahu.
La protesta della sinistra israeliana
Non sono mancati dei piccoli momenti di caos alla Knesset durante il discorso del presidente americano, Donald Trump. Almeno due deputati sono stati allontanati dalla sala dopo aver sventolato un cartello con la scritta “genocidio”. Secondo quanto riportato dall’emittente Canale 12, si è trattato dei due deputati della sinistra israeliana (Hadash-Ta’al): il politico arabo-israeliano Ayman Odeh e Ofer Cassif.
Secondo quanto riferito dalla Bbc, Cassif ha mostrato un foglio di carta con scritto “Riconoscere la Palestina” prima di essere portato fuori dalla Knesset.
“Sono stati molto efficienti“, ha commentato compiaciuto Trump dopo l’allontanamento dei due deputati.
