Catania, Maniace vince in cassazione: il caso del decreto ingiuntivo rinviato alla corte d’appello

La Corte di Cassazione accoglie il ricorso del Comune di Maniace e rinvia alla Corte d'Appello di Catania, stabilendo un nuovo esame del caso con il principio sulla validità della cessione del credito

La corte di cassazione con l’ordinanza n°3431/2025 del 07.10.2025 ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Maniace con l’Avv. Achille Befumo, cassando la sentenza impugnata e disponendo il rinvio alla Corte d’Appello di Catania, che dovrà procedere ad un nuovo esame sulla base del principio espresso disatteso dalla Corte d’Appello di Catania. La vicenda trae origine da un decreto ingiuntivo notificato all’Ente da parte di una società bancaria cessionaria del credito per un importo di € 130.670,00. L’ente, sempre per tramite l’Avv. Achille Befumo formulava opposizione al decreto ingiuntivo che veniva annullato dal Tribunale di Catania, tale decisione veniva impugnata dal soccombente e la Corte d’Appello di Catania ribaltava la decisione riformando integralmente la sentenza di primo grado quindi rigettando l’opposizione proposta dal Comune di Maniace avverso il decreto ingiuntivo.

A questo punto l’Ente inoltrava ricorso per Cassazione e la Suprema Corte accoglieva l’unico motivo d’impugnazione statuendo il principio al quale dovrà uniformarsi la Corte d’Appello nel giudizio di rinvio “nella specie deve invero aversi piuttosto riguardo alla circostanza se il rapporto contrattuale fosse in corso o meno al momento della cessione”.