Il giudice istruttore Juan Carlos Peinado ha chiesto il rinvio a giudizio di Begona Gomez, moglie del presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez, con l’accusa di un presunto reato di malversazione di fondi pubblici, chiedendo che sia processata da una giuria popolare. La donna è stata convocata per sabato 27 settembre per comunicare loro l’imputazione e formalizzare le accuse. Il presunto reato di malversazione riguarda la nomina della segretaria della moglie del premier.
La segretaria sarebbe stata impiegata in funzioni non strettamente legate alle funzioni di protocollo, ma avrebbe coadiuvato Gomez in compiti di segreteria nella sua attività professionale all’Università Complutense di Madrid. Peinado al termine di un’istruttoria durata quasi un anno e mezzo, ha citato anche il delegato del governo, il prefetto di Madrid Francisco Martin.
L’accusa e le reazioni
L’accusa si basa sul fatto che l’assistente della Gomez, Cristina Alvarez, sarebbe stata assunta dalla Presidenza del Consiglio per svolgere mansioni che, secondo il magistrato, non rientravano nelle sue funzioni ufficiali, ma avrebbero coadiuvato la ‘primera dama’ nella sua attività privata all’Università Complutense di Madrid.
Nel rispondere alle domande dei cronisti, nei corridoi del Congresso spagnolo, la vicepremier Diaz non ha nascosto la sua sorpresa per la decisione giudiziaria. Mentre il ministro per la Giustizia, Felix Bolanos ha assicurato che il sistema giudiziario “del nostro paese è molto garantista e senza dubbio un tribunale imparziale metterà le cose al suo posto”.
“Ci domandiamo quale sia il motivo di far saltare le procedure e che la si convochi a dichiarare un sabato alle sei del pomeriggio”, segnalano le fonti. “L’istruzione del giudice Juan Carlos Peinado si studierà a partire da oggi in tutte le Facoltà di Diritto del nostro Paese”, dichiara la vicepremier spagnola con delega al Lavoro, Yolanda Diaz, leader di Sumar.
