Sangue siciliano e anima libera: Claudia Cardinale, un’icona senza confini

Una carriera eccezionale, ricca di riconoscimenti e di film intramontabili da "Il Gattopardo" fino alla "Pantera Rosa" e dove la Sicilia è stata un grande trampolino di lancio

Foto Ansa
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Si è spenta nella serata di ieri all’età di 89 anni Claudia Cardinale, icona del cinema italiano. Nata a Tunisi il 15 aprile 1938 da genitori siciliani, con mamma trapanese e padre palermitano, La Cardinale ha iniziato la sua carriera cinematografica negli anni 50′, diventando una delle attrici più amate e rispettate del panorama internazionale. Proprio la Sicilia è stata il punto di partenza della sua carriera d’attrice.

Debuttò sullo schermo ne “I soliti Ignoti” di Mario Monicelli”, dove interpretò la siciliana Carmelina Nicosia. Visse per alcuni anni dagli zii a Trapani, per poi trasferirsi altrove. Inoltre, la sua ultima apparizione sul grande schermo fu proprio nel docufilm “Siciliani d’Africa” di Marcello Bivona. Ben tre comuni siciliani gli assegnarono la cittadinanza onoraria: l’Isola delle Femmine, Favignana e Palma di Montechiaro.

I successi che la resero un’icona intramontabile 

Nel corso della sua carriera, è stata contesa da registi di grande prestigio, lavorando con Luchino Visconti, Federico Fellini e Sergio Leone. Ha lasciato un’impronta indelebile in film come “C’era una volta il West”, “Fellini 8½” e  “Il Gattopardo”, con cui divise lo schermo con Alain Delon, scomparso il 24 agosto dello scorso anno.

Il destino portò la Cardinale a Hollywood, dove l’attrice mise a frutto il bel successo de “La pantera rosa” in coppia con David Niven e Peter Sellers (nel 63′). Il suo periodo americano durò ben poco: fece ritorno in Italia in meno di un anno, dove continuò la sua carriera attoriale. Vinse cinque David di Donatello, altrettanti Nastri d’argento, e premi alla Carriera di Venezia e Berlino.

Un nuovo ballo tra le stelle

Una donna libera, impegnata attivamente nelle cause civili e dotata da una spiccata autoironia, che David Niven definì “la più bella invenzione degli italiani dopo gli spaghetti“. La sua vita lontano dai riflettori scelse di viverla in Francia, precisamente nella cittadina di Nemours, dove si è spenta circondata dal calore dei suoi figli.

“Il ballo è finito. Tancredi è salito a ballare con le stelle…Per sempre tua, Angelica”, proprio un anno fa la Cardinale scriveva questo per la scomparsa di Alain Delon. Adesso anche Angelica è volata via, per ballare insieme al suo Tancredi tra le stelle.