Reggio Calabria, rissa al Condominio Girasole: paura tra i residenti, intervengono Carabinieri e Polizia | FOTO

Notte di tensione in via Mortara a Ravagnese: scontri tra famiglie, danni a citofoni, contatori e auto parcheggiate. I condomini denunciano degrado e chiedono interventi urgenti

“Gentile Redazione,  Vi contattiamo dal Condominio Girasole sito in Reggio Calabria in Via Mortara Ravagnese 3, dopo i fatti successi stanotte 14/09 presso il nostro complesso. Diversi anni fa, a causa della confisca da parte dell’ANBSC di parte del condominio, ancora in fase di costruzione, diversi appartamenti, non ancora totalmente rifiniti, sono stati assegnati dal Comune di Reggio Calabria, tre appartamenti a famiglie ROM, che avrebbero dovuto integrarsi con il resto dei condomini, ma malgrado la nostra buona volontà ciò non è mai avvenuto”. Lo affermano tramite una nota inviata alla Redazione di StrettoWeb, i condomini del Condominio Girasole.

“Nonostante le innumerevoli proteste, nonché diversi esposti, le tre famiglie ovviamente numerosissime, si sono insediate, ed a breve, in maniera del tutto abusiva, sono diventate cinque, occupando gli ulteriori appartamenti liberi. Ovviamente la loro presenza, non solo non ha creato integrazione, ma sempre e soltanto scompiglio, all’interno ed all’esterno del condominio, con urla e schiamazzi, oltre al costante andirivieni di personaggi pericolosi e delle forze dell’ordine, che venivano a controllare o prelevare qualcuno di loro, mettendo così fine definitivamente alla pace e alla serenità del condominio”.  

“Dopo anni di soprusi ieri notte si è toccato il fondo. Diverse famiglie RSC si sono scontrate tra di loro, coinvolgendo anche i numerosi amici e parenti arrivati da fuori, ed hanno arrecato danni materiali a tutto il condominio, con la distruzione del citofono condominiale, delle cassette della posta, distrutto i contatori dell’energia elettrica, che sono stati divelti, nonché di auto parcheggiate nei pressi!! (vd foto allegate). Nel frattempo noi condomini, svegliati nel cuore della notte dalla rissa innescatasi, ci siamo dovuti barricare nelle nostre abitazioni, perché gente senza scrupoli si aggirava armata di martelli, spranghe e non sappiamo cos’altro ancora”. 

“Sono dovute intervenire cinque pattuglie di carabinieri e polizia locale per sedare la rissa, oltre ad un’ambulanza per curare i feriti. La situazione è ormai diventata ingestibile, si vive con la paura di far uscire i nostri figli, non esiste il senso civico, il rispetto dei luoghi comuni, oltre all’immondizia abbandonata senza ritegno”.

“Siamo cittadini indignati che con anni di sacrifici hanno acquistato la casa in cui viviamo, che continuiamo a pagare, e il cui valore si è fortemente svalutato. Abbiamo subito la scelta scellerata del Comune, che non ha pensato minimamente a chi ha investito i propri risparmi con immensi sacrifici, e che invece si è ritrovato a dover combattere contro qualcosa che non avrebbe mai potuto immaginare, non solo turbando la quiete delle famiglie che ci abitano, ma facendo sì che il nostro complesso di case stia diventando un nuovo ghetto”.

“Si parla di integrazione nei contesti comunitari ma è qualcosa che non potrà mai avvenire con  persone che di senso civico conoscono ben poco!! Scriviamo a voi per far valere i nostri diritti calpestati da chi ha ben pensato di spostare il problema da un posto e creandolo a chi ogni giorno fa sacrifici paga le tasse e rispetta la legge. Con fiducia nel valore del vostro lavoro e nella vostra professionalità, restiamo in attesa di un vostro riscontro e di un vostro aiuto”.