Reggio Calabria, l’incontro della Madonna della Consolazione con il mondo della Salute

La nota dell'ufficio pastorale diocesano della Salute dopo la processione di oggi della Madonna della Consolazione

La pietà popolare è “memoria” perché rivela un bisogno di cogliere la vita sostenendola nel ritmo di quanto si è sperimentato e visto e verso quanto anela. Tale esperienza del vissuto, tale animo “povero”, l’espressività simbolica, aprono all’umanità e alla partecipazione. (don Pietro Jura). “Vogliamo partire da questa definizione per portare un po’ più in là dell’immaginario collettivo quanto questa mattina è avvenuto nell’incontro tra la Madre della Consolazione e il rappresentato mondo della Salute. Convocati dalla storia ci siamo ritrovati, oggi 13 settembre 2025 alle ore 8:30, nei pressi del Policlinico Madonna della Consolazione di Reggio Calabria aspettando l’arrivo della sacra effige per chiedere a Maria un supplemento di attenzione a quanti soffrono nel letto di un ospedale o tra le proprie mura domestiche, attenzione verso quanti svolgono il loro lavoro a servizio della sofferenza umana”. Così in una nota l’ufficio pastorale diocesano della Salute.

“In questo incontro non c’è tristezza c’è “solo” la speranza che ognuno di noi venga guarito dalle proprie fragilità. L’attesa del Quadro ha generato relazione, consolidato rapporti di amicizia e di servizio tra operatori socio sanitari e volontari. La presenza di Don Stefano (Cappellano dell’Ospedale) rappresenta questo legame tra storia antica e storia nuova. La presenza della rappresentante dei Camici gialli Federica Esposito è una storia nuova che avanza e forma dei giovanissimi al servizio nelle corsie dell’Ospedale Metropolitano. A sancire questo legame e a manifestare un’attenzione sopra le righe, nel chiedere che lo sguardo di Maria consolatrice si posi su un luogo di difficile interpretazione umana (solo la fede può dare risposte alla domanda: perché proprio io in questo letto di ospedale?) è intervenuta la Dottoressa Tiziana Frittelli, Commissario Straordinario del G.O.M. di Reggio Calabria”.

“La sua presenza ha portato tutto il personale e gli ospiti di ieri, di oggi e di domani davanti all’Effige di Maria animando la preghiera recitata durante la sosta e portando i fiori ai piedi della Vara. La Dr.ssa Frittelli, che indossava il foulard identificativo dei portatori della Vara, ha anche rivolto un particolare pensiero alla situazione di un infermiere che versa in un grave stato di salute”.

“Sarà stato questo tempo del Giubileo o lo splendido sole che ha accompagnato questo incontro ma abbiamo l’impressione che la preghiera espressa stamattina ha voluto comunicare che tra tutti quelli che si ritrovano a servire Gesù in un letto che accoglie una sofferenza fisica c’è una diversa sensibilità che abbatte tutte le differenze di genere e sociali e produce una generosa solidarietà. Vivere nella speranza di un miracolo o è l’attesa del miracolo che genera speranza nelle nostre vite? Questa domanda ci definisce “Pellegrini di speranza” proprio come ci invita ad essere il tema del Giubileo 2025”.