Reggina, l’esordio della “corazzata” è un disastro: storica umiliazione con il Castrumfavara, sarà colpa di Infantino?

Dopo il faticoso pari a Palmi contro la Vibonese in Coppa, l'inizio di campionato della Reggina (il terzo di fila in Serie D, ricordiamolo) è un disastro, praticamente un incubo. In casa del Castrumfavara, infatti, arriva la sconfitta

Domenica scorsa, un primo segnale. Oggi, un secondo, ben più grave. Se non parliamo di conferme è solo perché si tratta della prima di campionato. Ma di certo, due segnali così, non possono che preoccupare, sin da subito. Dopo il faticoso pari a Palmi contro la Vibonese in Coppa, l’inizio di campionato della Reggina (il terzo di fila in Serie D, ricordiamolo) è un disastro, praticamente un incubo. In casa del Castrumfavara, infatti, arriva la sconfitta. Esordio con stop esterno, anche meritato. Se le premesse sono queste, c’è poco da stare allegri. A “salvare” la squadra, solo il tempo: oggi è la prima, ma è chiaro che serve di più, molto di più. Il tempo dirà se i grandi nomi, gente tecnicamente molto dotata ma avanti con l’età, sia adeguata a vincere il campionato o sia più adeguata a una partita come quella di ieri, di “Serie A – Operazione Nostalgia”.

Riecheggiano le parole di queste settimane, quelle che abbiamo già più volte evidenziato: pensare di avere in mano uno “squadrone”, o lasciarsi andare a dichiarazioni entusiastiche di vittoria sicura, da queste parti rischiano di creare solo effetti boomerang. Lo dice la storia, negli anni ma anche recente. La Reggina non ha uno squadrone, ma sulla carta (sigh!) è considerata la più attrezzata, anche per il livello medio-basso del torneo. Ma i campionati non si vincono sulla carta, bensì sul campo. E oggi il campo ha fatto vedere una squadra spenta, senza forze e senza idee.

Verrebbe da dire, considerando l’atteggiamento delle ultime ore: sarà colpa di Infantino? Il presidente della FIFA è stato vergognosamente fischiato ieri al “Granillo”, reo – secondo tanti – di non aver fatto nulla per la Reggina. Ora la domanda è spontanea, oltre che ironica.

La partita

La partenza è così così, come a Palmi. Approccio poco convincente, Reggina mai prima sulle seconde palle, sofferenza sulla pressione e intensità degli avversari. Da qui arriva il gran gol dei locali, con Varela: maglie larghe della difesa, lui ha il tempo di sistemarsi il pallone e piazzarlo in porta con forza. E’ 1-0, anche meritato. Inizio in salita per gli amaranto, che sbandano ma poi riescono a raddrizzarla, con il colpo di testa di Girasole su corner. Subito pari: boccata d’ossigeno per Trocini, che grazie al gol può gestire meglio la seconda parte della ripresa. Ci prova Barillà di testa e anche Montalto, che in torsione colpisce il palo, ma il Castrumfavara non demorde e si fa anch’esso vivo dalle parti di Lagonigro. Il primo tempo si chiude così, sull’1-1.

Nella ripresa non cambia molto il copione di gara. Ritmi non altissimi, ma padroni di casa che sembrano più organizzati nelle idee e nel palleggio. Reggina, come a Palmi, confusionaria, sulle gambe, pericolosa solo su fiammate. In una di queste, così come era avvenuto per il palo di Montalto, Mungo colpisce un altro legno. Reggina sfortunata, ma comunque poco convincente. Le azioni pericolose, infatti, sembrano più frutto di situazioni personali. L’attacco, infatti, è spento: Di Grazia e Ragusa non pervenuti, Montalto ancora molto indietro di condizione, ma non va meglio a centrocampo, con Porcino a far spazio a Mungo alla mezz’ora.

A metà ripresa, si consuma così il disastro: perso un pallone sanguinoso in mezzo, filtrante dentro in profondità e Lanzillotta (entrato al posto di Palumbo nell’intervallo) che atterra un avversario. Contatto a dir la verità molto dubbio, ma per l’arbitro non c’è alcun dubbio: è rigore. Dal dischetto, Varela spiazza Lagonigro e firma la doppietta personale, che vale il 2-1. Nell’ultimo quarto d’ora, Reggina stanza e senza spazi. Il Castrumfavara li chiude bene e si difende. Finisce 2-1. 

Il tabellino

Marcatori: 10′, 78′ (rig.) Varela, 19′ D. Girasole.

CASTRUMFAVARA (3-4-3): Lauritano; Ferrante, Vaccaro, Lo Duca; Liblici, Schembari (49′ Sacco), Kosovan, De Min; Tripicchio (75′ Leone), Varela (89′ Mendes), Piazza (84′ Terrini). All. Infantino
A disposizione: Gerlero, Angellotti, Sorce, Frangiamone, Privitera.

REGGINA (4-3-3): Lagonigro; Palumbo (46′ Lanzillotta), Adejo, D. Girasole, Distratto (56′ Fomete); Porcino (37′ Mungo), Laaribi, Barillà (66′ Correnti); Ragusa, Montalto, Di Grazia (76′ Grillo). All. Trocini. A disposizione: Boschi, R. Girasole, Ferraro, Zenuni.

Arbitro: Alessandro Papagno (Roma 2) Assistenti: Enrico Rossetto (Schio), Davide Carraretto (Treviso)

Ammoniti: Varela, Schembari, Palumbo, Kosovan, Distratto, De Min

Recupero: 2’pt, 5’st Spettatori: dato non comunicato