C’è una realtà che non trova spazio sui media, che viene ignorata e che non venendo raccontata, per come funziona oggi il mondo dell’esposizione (e della sovraesposizione) mediatica, di fatto sembra non esistere. Mentre sui social e sui media internazionali trovano spazio le proteste proPal, fanno meno notizia quelle in favore di Israele. Eppure, ieri a Londra sono scesi in piazza in migliaia con le bandiere dello Stato israeliano, ma anche del Regno Unito, italiane e francesi (a sottolineare valori comuni e adesione internazionale) per richiedere la liberazione degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023 e la fine della guerra.
Una protesta legittima, coerente e che mira all’ottenimento della pace, senza secondi fini. L’unico fine è quello di arrivare alla fine delle ostilità. E pacifica, civile ed educata è stata anche la protesta. Nessun intervento della polizia, nessuno scontro, nessun gesto violento. Niente a che vedere con gli 890 arresti avvenuti nella manifestazione dei proPal. Mondi diversi, distanti. Fa sorridere che le proteste violente che puntano alla “pace” facciano più notizia delle proteste pacifiche che puntano alla pace.

