Prima Giorgia Meloni, poi il presidente Mattarella. Due accorati appelli diretti agli uomini e alle donne presenti sulla Flotilla in viaggio verso Gaza. Il contenuto è unanime, condivisibile e parecchio saggio: fermatevi ora prima che succede qualcosa di grave. È stata proposta la mediazione del Patriarcato latino di Gerusalemme per far transitare, attraverso Cipro e poi alla popolazione di Gaza, gli aiuti umanitari che gli attivisti della Flotilla vorrebbero consegnare direttamente a Gaza.
Un modo facile, sicuro ed efficace che permetterebbe la sicura riuscita della missione e l’altrettanto sicura incolumità degli improvvisati marinai pro Gaza. Rifiutata la proposta del Premier Meloni, in valutazione quella di Mattarella (eppure è identica, cosa cambia?).
Intanto dalla Flotilla hanno denunciato la minacciosa presenza di un F16 di Israele sulle proprie teste. Tanto rumore per nulla. Il giornalista Lion Udler ha smentito la notizia spiegando che l’aereo in questione fosse un F16 appartenente alla Grecia e che non avesse alcun legame con Israele.
