Oggi, lunedì 29 settembre, interessante seduta della Commissione Ponte sullo Stretto a Messina. Ospiti della seduta, il Presidente e il Direttore Generale di AMAM, Paolo Alibrandi e Davide Maimone. Presenti al tavolo anche l’Assessore Careri e i componenti del CdA di Amam Cosenza e Martello, che però non sono intervenuti. Punto all’ordine del giorno il rifacimento della rete idrica dei villaggi e le interlocuzioni della Società dello Stretto con l’AMAM in merito all’approvvigionamento idrico dei cantieri.
Il primo a prendere la parola è stato il Presidente Alibrandi, che ha tenuto a ribadire come l’acqua della città resterà alla città, senza alcun dubbio. “Più volte ci siamo incontrati con la società ‘Stretto di Messina’ e con Webuild, confrontandoci su vari argomenti, tra cui quello dell’approvvigionamento idrico. E’ sicuramente scontato che l’acqua della città resti alla città. Nessuno può pensare di dare l’acqua della città, certo è un lavoro che devono fare loro. L’obiettivo è meno perdite, che significa più acqua. Sull’approvvigionamento nei cantieri, abbiamo portato altre alternative nei mesi. Loro hanno una necessità di 100 litri al secondo, ma ne hanno trovati poco più”.
Gli ha fatto eco il DG Maimone, precisando che “il consumo medio sull’acqua è di 66 litri al secondo. La distribuzione idrica avviene da una primaria, una tubazione che parte dei serbatoi e si avvicina verso il cittadino. Da questo grande tubo partono delle diramazioni, che si chiamano secondarie, che si legano a degli anelli che girano attorno a gruppi di case, dai quali c’è il collegamento al contatore domestico. La terziaria è dunque l’ultimo anello” ha spiegato Maimone, rispondendo a una domanda del Presidente Trischitta sul concetto di terziario.
Dopo i primi interventi degli ospiti, sono iniziati quelli dei Consiglieri Comunali, che hanno anche tirato fuori il tema della rete fognaria. Su questo, Maimone ha risposto: “tra le opere compensative, alcune sono ancora in fase preliminare. Ci sono alcune opere, tra cui il ‘tutto pulito’, opera da 30 milioni importantissima che ci consente di evitare il problema fognario, perché permetterebbe la divisione delle acque nere da quelle bianche. Abbiamo anticipato la pulizia straordinaria delle condotte e infatti ieri – con le piogge che ci sono state – non abbiamo avuto grossi problemi”. Maimone ha voluto specificare più volte come sia necessario fare “un distinguo tra le opere compensative e quelle dell’adduzione idrica per il cantiere, cioè opere del cantiere, opere che all’atto dell’esecutivo devono essere previste, devono esserci”.
