Flotilla, l’Italia media: la decisione di Israele sulla “forza letale” e i compiti della Fregata Alpino

L'Italia prova a mediare con Israele per la Flotilla diretta a Gaza: Herzog assicura che non utilizzerà la "forza letale", Crosetto spiega i termini dell'aiuto della Fregata Alpino

La Flotilla procede verso Gaza, senza alcun ripensamento, nonostante agli improvvisati marinai sia stato consigliato, addirittura dal Capo dello Stato Mattarella (non proprio il fascista di turno) di fermarsi e accettare la mediazione del Patriarcato Latino di Gerusalemme. La questione non riguarda solo l’aspetto umanitario o politico, a essere messa a repentaglio è la vita delle persone a bordo delle navi: entrare nelle acque israeliane, forzando il blocco navale, permetterà a Israele di intervenire legittimamente. Sul ‘come’ Israele interverrà si basano tutte le preoccupazioni di questi giorni.

L’ambasciatore italiano a Tel Aviv, Luca Ferrari, nelle scorse ore è stato ricevuto dal presidente della Repubblica di Israele Isaac Herzog. Su mandato del ministro degli Esteri Antonio Tajani, Ferrari ha espresso “la sincera preoccupazione” per quello che potrà accadere agli uomini e alle donne della Flotilla.

L’Italia non può dissuadere Israele dal rispondere alla forzatura del proprio blocco navale, ma starebbe comunque provando a mediare e a capire fino a che punto Tel Aviv sia disposta a intervenire. Secondo “La Stampa”, il governo italiano avrebbe sottolineato quanto la missione non rappresenti una reale minaccia per Israele, considerando la presenza di parlamentari a bordo. Herzog avrebbe provato a tranquillizzare gli animi assicurando all’Italia che l’esercito israeliano ha ricevuto l’ordine di “non usare la forza letale“.

L’uso della fregata Alpino

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha chiarito i margini di intervento e i compiti della nave Alpino della Marina Militare che sta seguendo la Flotilla. Ogni giorno, la fregata dovrà mandare un messaggio ai naviganti invitandoli a rientrare. L’ultimo avviso sarà lanciato quando la nave si troverà a cento miglia nautiche da Gaza.

Quando le imbarcazioni si troveranno a ridosso del blocco navale israeliano, sarà offerta loro la possibilità di essere scortati in sicurezza verso il porto più vicino. Se la Flotilla si rifiutasse ancora, si aprirebbe uno scenario di incertezza che potrebbe portare a eventi di qualsiasi tipo, anche drammatici.

La fregata Alpino non interverrà in alcun caso con compiti difensivi, anche in caso di sfondamento del blocco israeliano, ma offrirà assistenza di ricerca e soccorso.