Fallimento ACR Messina: Basile, è troppo poco. Il sindaco sfugge dalle responsabilità: “era nell’aria…”

Oggi l'ACR Messina è fallito e tante responsabilità sono anche in carico al sindaco Federico Basile, ma la sua dichiarazione fa discutere

No, non era nell’aria. Anzi, avrebbe potuto non essere nell’aria. Si poteva evitare, i margini erano ampissimi. Oggi l’ACR Messina è fallito e tante responsabilità sono anche in carico al sindaco Federico Basile. Che, come spiegato da mesi su StrettoWeb, prima ha assecondato per anni la mediocrità della gestione Sciotto e poi ha accolto a braccia aperte la bugiarda gestione AAD Invest, non vigilando a dovere neanche nei passaggi successivi, quelli che hanno portato a questi mesi di passione. Per il primo cittadino peloritano, il fallimento “era già stato paventato e comunque era nell’aria” ha detto a Rtp. Una frase forte, cruda, non propriamente veritiera, che cozza con tutto ciò che invece si poteva fare.

Si poteva evitare una gestione così superficiale in questi anni, una gestione che ha regalato a Messina anni di Serie D e di sofferte salvezze in Serie C. Si poteva evitare un passaggio di consegne che da prima, da molto prima di quel 2 gennaio 2025, sembrava già abbastanza strano, misterioso, ricco di dubbi e incognite, come raccontato su StrettoWeb di giorno in giorno. Così come accaduto dall’altra parte dello Stretto, a Reggio Calabria, anche a Messina la politica non solo è spettatrice, ma è anche direttamente responsabile. Perché lo è se sceglie (male) e lo è anche se non sceglie, se resta di rimanere in silenzio e neutrale.

Il sindaco, però, respinge le critiche: “il Tribunale ha dichiarato la liquidazione, il Comune non può, non poteva e non potrà entrare in questo tipo di procedura e continuerà a fare quello che ha sempre fatto. Ci saranno sicuramente degli imprenditori che avranno voglia di fare calcio e di acquisire il titolo. Bisognerà valutare la gestione sportiva ma magari è ancora presto per fare previsioni e programmazioni in merito. Purtroppo non è il primo fallimento per la città, è importante che da qui possa partire un progetto solido per il futuro”.