L’imprenditore Antonio Galletta torna a protestare a Scilla, a distanza di un anno dalla protesta dello scorso anno. Il motivo è legato ai mancati bollini, sulla sua ape calessino, che ne riconoscano la regolarità. “L’anno scorso mi ero già reso protagonista di una protesta per poter lavorare onestamente, senza chiedere o elemosinare alcunché. L’anno scorso si trattava di smontare delle resistenze di Comune e Polizia Locale rispetto all’ape calessino, mezzo originario di Ischia. Poi avevo ragione e mi sono state concesse le licenze” afferma l’imprenditore, Antonio Galletta, in un’intervista concessa a Graziano Tomarchio per un suo servizio per StrettoWeb.
“I mezzi però – continua – oggi sono manchevoli del targhino che le rende riconoscibili, così da poter essere presenti negli stalli previsti. Senza targhino non vengo riconosciuto e vengo multato. Quest’anno c’è stato anche il problema delle pedane in spiaggia e dei tavolini. Sommando le cose sembra quasi che si sia creato un fatto: Antonio Galletta non può lavorare a Scilla“.
Il confronto con Comune e Polizia
Galletta è poi stato ricevuto dall’Amministrazione Comunale e dalla Polizia: “si sono fatti garanti di trovare una soluzione alle problematiche, di ripresentare le istanze facendosi anche carico dell’impegno di spesa per i targhini, io mi sono reso disponibile ad acquistare” ha aggiunto l’imprenditore.
All’uscita dal palazzo del Comune, il Sindaco Ciccone ha così risposto: “non c’era nessun problema, non c’era nessun diritto leso. E’ una manifestazione estemporanea, simpatica, cosa devo dire? Che è una pagliacciata? Abbiamo preso atto di quanto ha detto l’imprenditore, ognuno ragiona col suo cervello” ha replicato il primo cittadino.

