Klaus Davi premiato a Mosorrofa: “non saranno 100 pirla a interrompere il legame tra popolo ebraico e calabrese”

Klaus Davi: "il popolo calabrese e quello ebraico discriminati, ma non saranno 100 pirla a interrompere a un legame solidissimo"

Klaus Davi, giornalista e imprenditore della comunicazione, è stato premiato lunedì sera a Mosorrofa in occasione del diciannovesimo raduno del folklore. Davi ha ringraziato gli organizzatori e il popolo calabrese. Alla domanda della conduttrice Elena Presti: “ti sei molto impegnato per il sostegno della cultura ebraica in Calabria. Cosa unisce i 2 popoli?”, lui ha risposto: “il fatto di essere popoli vittima di pregiudizi e discriminazioni. Il fatto di avere una diaspora che è stato il prodotto delle persecuzioni e dell’odio. Sono due popoli molto legati da questi destini”.

E in quel momento ha indossato una Kippah, il tradizionale copricapo ebraico, tra gli applausi delle oltre 1.000 persone accorse nel sobborgo aspromontano di Reggio Calabria per assistere alla serata. E a margine della manifestazione ha aggiunto: “non saranno cento pirla a mettere in pericolo le solide relazioni fra i due popoli. Nessuno vuole la guerra ed è giusto essere vicini alla popolazione di Gaza, ma mai dimenticare cosa è successo il 7 ottobre. Trovò aberrante che delle sindache donne non abbiano fatto una sola iniziativa per ricordare le migliaia di donne ebree stuprate e decapitate da Hamas.”.

“Il food calabrese? Momento d’oro, peccato per i dazi”

Davi ha parlato anche del food calabrese: “sta vivendo un momento d’oro, certo non ci volevano i dazi proprio ora che la Calabria sta esportando moltissimo in tutto il mondo”. Davi, nel corso della serata, non si è risparmiato, condividendo balli e canti mentre sul palco si esercitava un complesso italo-argentino di fama internazionale.