Dal prossimo anno scolastico saranno ammessi alla classe successiva della scuola secondaria gli studenti che, in sede di scrutinio finale, avranno ottenuto una valutazione superiore a sei decimi. Il “6” in condotta comporterà la sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva e la redazione di un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva, collegato ai motivi che hanno determinato il voto ottenuto. Lo prevedono i regolamenti approvati in via definitiva dal Consiglio dei ministri di oggi. “È un segnale forte e chiaro: nella scuola italiana il rispetto per la persona e per le istituzioni è imprescindibile“, ha detto il ministro Giuseppe Valditara.
Novità
Le novità principali della riforma sono chiare. Per essere ammessi alla classe successiva, gli studenti dovranno ottenere un voto in condotta superiore a sei decimi. Il sei, quindi, non è più sufficiente per il passaggio automatico: chi lo riceve, andrà incontro alla sospensione del giudizio di ammissione. In questi casi sarà richiesto un elaborato, da realizzare durante il periodo estivo, su tematiche di cittadinanza attiva, collegate ai comportamenti che hanno determinato il voto. Il provvedimento sarà valido sia per le scuole medie che per le superiori.
Gli studenti che otterranno sei in condotta non saranno bocciati automaticamente, ma dovranno affrontare un percorso integrativo. Oltre alla sospensione del giudizio, dovranno presentare un elaborato che affronti tematiche legate alla convivenza civile, rispetto delle regole e responsabilità individuale. L’elaborato sarà valutato da un consiglio di classe che, in base all’esito, deciderà se ammettere o meno lo studente all’anno successivo. Un passaggio che punta a trasformare l’errore in occasione di crescita educativa.
