Questo pomeriggio, così come annunciato, si è tenuta la riunione degli ultrà della Reggina a Piazza Orange. Anche la tifoseria organizzata ora è stanca, così come tutta la città. Ballarino è rimasto solo, la pazienza è al limite ed è tutto praticamente fermo. I due nuovi arrivi ufficializzati oggi – Correnti e Ferraro – sono passati in secondo piano, sia per il tenore degli stessi (non sono due top per vincere il campionato) che per la situazione generale. Gli ultrà non sono contenti dell’immobilismo e della mancanza di programmazione, lo hanno detto a chiare lettere e hanno anche riferito che è l’amministrazione a non essere contenta.
A Piazza Orange, davanti a ultrà e tifosi, il primo a prendere la parola è stato Giovanni Filloramo, che così ha affermato: “ieri siamo stati al Comune con sindaco, i due vice sindaci e diversi assessori. Ci hanno informato di due proposte arrivate direttamente al sindaco da parte di due grosse società, una estera che sta partecipando al Mondiale per Club quest’anno e una del Nord Italia. E poi c’è una trattativa che sta portando avanti la Reggina in modo privato. Ci sarebbero quindi tre soluzioni. Ieri mancava la società, ma non era stata invitata, e quindi ci sarà una nuova riunione in settimana con la società, che deve essere messa alle strette. Se vuole fare bene quest’anno, e se dimostra di non avere problemi per il futuro, ben venga, altrimenti la Curva prenderà delle decisioni anche brutte, di contestazioni o di non entrare allo stadio. La squadra deve essere già formata e fatta a luglio, con nomi top per la categoria. Oggi hanno presentato due acquisti, sembra l’abbiano fatto apposta perché c’era la riunione”.
Successivamente, la palla è passata a Emanuele Lubrano, che ha aggiunto: “anche la politica è amareggiata, questa estate c’è Sky Calciomercato all’Arena e volevano presentare la squadra, ma ad oggi non si sa come siamo messi. Ora metteremo alle strette la società, perché siamo stanchi dopo due anni di Serie D. Vedremo che ci diranno, chi viene a Reggio non può fare quello che vuole. La Nissa sta facendo la squadra, idem la Scafatese, ci sono malumori dentro la società con persone che avanzano soldi. Quindi ora la proprietà o esce i soldi o cede la società. Noi gli dobbiamo mettere pressione, però, sennò Ballarino può anche decidere di non vendere. Anche il sindaco stesso gli ha detto di non aprire la campagna abbonamenti e noi eventualmente non andremo neanche allo stadio“.
L’indirizzo degli ultrà è chiaro. Dopo due anni, e soprattutto dopo l’ultimo, dove hanno supportato questo club, ora anche loro sono arrivati al limite. Tra l’altro, Filloramo ha anche confessato i motivi del supporto a questa società: “finora l’abbiamo supportata perché era l’unica, perché non c’erano alternative, ma ora sappiamo che ce ne sono tre e quindi dovremo mettergli pressione”. La riunione si è poi conclusa con un breve coro e qualche fumogeno acceso, come si può vedere nel video in basso.

