Il Ponte sullo Stretto finisce sul Gulf News. Il Gulf News è un quotidiano in lingua inglese pubblicato negli Emirati Arabi Uniti (UAE). È uno dei giornali più letti del Golfo Persico e ha una lunga storia come punto di riferimento per notizie locali, regionali e internazionali nella regione. È stato fondato nel 1978 a Dubai. Pubblicato esclusivamente in inglese, è pensato soprattutto per la popolazione espatriata (expat) che vive negli Emirati e nella regione del Golfo, oltre che per un pubblico internazionale interessato al Medio Oriente.
Sul quotidiano si parla del Ponte sullo Stretto con un articolo molto approfondito e dettagliato che riportiamo di seguito:
“Lo Stretto di Messina, nell’Italia meridionale, ha storicamente rappresentato una barriera formidabile: forti correnti e attività sismica. Ora, l’Italia sta portando avanti un megaprogetto: un ponte destinato a diventare il ponte sospeso a campata unica più lungo del mondo. È progettato per collegare la Sicilia all’Europa continentale attraverso questa vitale via d’acqua che collega il Mar Tirreno e il Mar Ionio. Il luogo è noto per i suoi paesaggi mozzafiato.
La funzione principale del ponte: migliorare il traffico e il flusso di merci tra la Sicilia, che conta 5 milioni di abitanti, e la Calabria.
Sarebbe un progetto ingegneristico estremamente ambizioso: il ponte sospeso di 5 km proposto avrebbe la campata centrale più lunga del mondo (3,3 km). Il progetto del ponte, il cui completamento è previsto per il 2032, è un’audace dichiarazione dell’ambizione ingegneristica italiana. Non è un’idea nuova.
La visione è in fase di elaborazione da secoli. Con le sue dimensioni monumentali, la sua ingegneria e la promessa di rivitalizzazione regionale, riflette sia i sogni che le sfide di unire la Sicilia alla terraferma, ora finalmente “a portata di mano”, ha riferito Euronews.
Secondo The Structural Engineer, catalizzerebbe anche lo sviluppo economico del Sud Italia, tradizionalmente meno sviluppato, collegando la sua popolazione all’Europa continentale.
Il governo guidato da Giorgia Meloni, 48 anni, Primo Ministro italiano dal 2022, ha ripreso i piani per la costruzione del ponte. Progetto di ponte bocciato nel 2013
I progetti per un ponte del genere circolavano da tempo, ma l’idea è stata bocciata nel 2013. Ora, il governo afferma che sarebbe un vantaggio per l’economia e contribuirebbe a ridurre le disuguaglianze tra il Sud e il Nord. I critici, tuttavia, sottolineano i potenziali costi e l’impatto ambientale.
Sfida ingegneristica
Sarebbe un progetto ingegneristico estremamente ambizioso: il ponte sospeso proposto, lungo 5 km, avrebbe la campata centrale più lunga del mondo: 3,3 km. Il piano: collegare la città siciliana di Messina con Villa San Giovanni in Calabria, connettendo così circa 5 milioni di persone con il resto d’Europa.
Innanzitutto, ciò eliminerebbe la necessità di traversate lente tramite traghetto e integrerebbe più completamente l’Italia sudorientale nelle reti di trasporto europee.
Costo, importanza
Il governo italiano ha stanziato almeno 12 miliardi di euro (circa 12,7 miliardi di dollari) per il progetto. Questa cifra potrebbe aumentare ulteriormente a causa di imprevisti e modifiche al progetto.
Questo livello di investimento sottolinea la rilevanza nazionale dell’iniziativa. Si prevede che il progetto creerà migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti durante la costruzione e creerà una spinta economica a lungo termine per la regione, che soffre di tassi di disoccupazione superiori alla media.
Chi è il costruttore?
La costruzione del ponte è coordinata da un consorzio guidato da Webuild, una delle principali aziende infrastrutturali italiane con una presenza internazionale in 50 paesi e una reputazione per la realizzazione di progetti su larga scala. Webuild vanta un fatturato annuo di circa 12 miliardi di euro e gestisce un portafoglio diversificato del valore di 63 miliardi di euro.
Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild, ha dichiarato al Corriere della Sera: “Il ponte sullo Stretto di Messina è un progetto industriale nazionale più importante per il Paese che per noi, una grande opera che può dare lavoro e opportunità di futuro a migliaia di giovani, e significa anche investire in un’area speciale del Paese, collegando 5 milioni di persone con il resto d’Europa. Attendiamo a breve la decisione finale, l’azienda è pronta a partire insieme a tutte le altre aziende italiane, da Nord a Sud”, ha aggiunto.
Il progetto coinvolge anche Stretto di Messina SpA (SdM), lo sponsor statale del progetto, mentre il consorzio Eurolink, un’alleanza di importanti società di ingegneria e costruzione, rimane centrale nell’esecuzione, avendo perfezionato la progettazione dopo l’aggiudicazione della gara d’appalto originale nel 2005, come riportato da ENR.
Webuild, che attualmente vanta un portafoglio ordini di 63 miliardi di euro (di cui l’80% all’estero), punta non solo sull’eccellenza ingegneristica, ma anche su sicurezza, formazione e occupazione futura, elementi cruciali data la portata e la complessità del progetto, come riportato da Agenzia Nova.
Progettazione, tecnologia, capacità
Tipo: Ponte sospeso
Lunghezza: Lunghezza totale da circa 3,7 a 5 km (a seconda del percorso), con una campata principale da record di 3,3 km (circa 2 miglia), significativamente più lunga del precedente record mondiale detenuto dal ponte turco di Canakkale, secondo Construction Briefing.
Struttura: Due torri gemelle, ciascuna alta oltre 399 metri (1.112 piedi), che sostengono i cavi di sospensione e l’impalcato.
Capacità: Sei corsie stradali (tre per direzione) più una corsia ferroviaria centrale, consentendo il transito sia su autostrada che su ferrovia ad alta velocità, secondo ENR.
Impatto ambientale e regionale
Il progetto integra nuove gallerie, strade di accesso e persino una linea metropolitana a Messina, progettati per modernizzare le infrastrutture locali nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione regionale.
I sostenitori sostengono che, oltre ai benefici economici, il ponte potrebbe rendere la Sicilia un polo logistico strategico, collegando le merci dal Canale di Suez al cuore dell’Europa tramite ferrovia.
Stato, completamento previsto
Fase attuale: all’inizio del 2025, il progetto è stato finalizzato e approvato; sono in corso le procedure di autorizzazione e autorizzazione ambientale.
I lavori di costruzione dovrebbero iniziare entro la fine del 2025, dopo diversi decenni di ritardi politici ed economici, secondo quanto riportato da Domus Web.
Completamento previsto: i funzionari prevedono che il ponte sarà operativo entro l’inizio degli anni ’30, con alcune proiezioni che puntano al 2032. Le clausole di contingenza garantiscono che costi incontrollati o problemi irrisolti possano richiedere una revisione del progetto o una nuova gara d’appalto”.

