“Salvini parla a vanvera, come uno spara-palline impazzito: ogni giorno lancia una parola a caso, senza preoccuparsi del significato. Oggi dalla tombola della propaganda ha estratto la parola “razzista” per attaccare chi contesta il suo progetto fallimentare sul Ponte sullo Stretto. Ma razzista verso chi, di preciso? Forse dovrebbe farsi un giro sui suoi profili social per toccare con mano cosa significa davvero razzismo”. Lo dichiara Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, che prosegue: “È evidente che Salvini non sa più cosa dire per giustificare uno spreco miliardario e inutile come il Ponte sullo Stretto. Dopo il “chiodo sui binari” tirato fuori per giustificare i ritardi dei treni e la gestione fallimentare del trasporto pubblico, oggi tenta di ribaltare la realtà accusando chi si oppone a un’opera assurda di razzismo. Una farsa. La verità è che la carriera politica di Salvini si regge su un’unica colonna: il Ponte sullo Stretto. Parliamo di un’opera da oltre 14 miliardi di euro, senza valutazioni ambientali aggiornate, in un’area ad altissimo rischio sismico e con gravi carenze infrastrutturali nei collegamenti locali. Prima di parlare di continuità territoriale, Salvini provi a far viaggiare i treni in Calabria e Sicilia a più di 70 km/h, invece delle littorine a gasolio che viaggiano su binari unici”.
