Palermo, aggressione nella cioccolateria Lorenzo: dipendenti chiusi dentro per sfuggire ai violenti

Tre uomini armati di tirapugni hanno seminato il panico nel locale. La titolare: “Siamo sfiniti, oggi restiamo chiusi”. Solidarietà del sindaco Lagalla allo staff

Un gruppo di persone, ieri pomeriggio, ha fatto irruzione nel locale la “Cioccolateria Lorenzo” in via 4 Aprile a Palermo di fronte al palazzo Palagonia, dove si trovano gli uffici del sindaco Roberto Lagalla, e hanno aggredito alcuni dipendenti. Pare che l’aggressione sia scaturita per la lite sulla posizione di un cassonetto. L’attacco, secondo quanto racconta il titolare in un post pubblicato sui social, non è stato un caso. “L’obiettivo sarebbe stato Enzo” si legge nel racconto, “una delle figure più riconoscibili del locale, che per una coincidenza insolita non si trovava lì. La violenza, quindi, si è riversata su chi era presente: i membri dello staff, Peppe, Chiara, Peppino e Giovi“. I ragazzi, colti di sorpresa e spaventati, si sono chiusi dentro il locale per proteggersi. Nessuno di loro ha riportato gravi ferite, ma lo choc è stato forte.

“Ci sentiamo sfiniti – si legge nel post – per la notte in ospedale, le ore in caserma, il tempo passato a contenere la paura, a ricompattare i pensieri. Per questo, oggi per la prima volta da dicembre 2011, la Cioccolateria ha deciso di non aprire”. Una scelta dolorosa, comunicata con un messaggio pubblico rivolto a clienti, amici, vicini che da anni frequentano il locale. “Siamo un’azienda strana – prosegue – ci pensiamo famiglia, confondendo a volte i confini tra lavoro, amicizia e relazioni personali. Ma questo siamo, così abbiamo cominciato, ed è difficile cambiare”.

Proprietaria Cioccolateria: “in giro rabbia e violenza”

Due dipendenti e due ospiti sono stati costretti a rinchiudersi nel locale in attesa dell’arrivo dei carabinieri e dei sanitari del 118. Uno dei nostri impiegati è stato colpito e sanguinava dalla testa. Sono stati momenti molto brutti“. Lo dice Roberta Milazzo della “Cioccolateria Lorenzo” a Palermo dove tre persone con i tirapugni hanno fatto irruzione nel locale. L’aggressione sarebbe scaturita per futili motivi. Un cassonetto che tra l’altro non era del locale. Ma secondo la titolare c’è qualcosa di più profondo.

“Il pretesto, sembrerebbe quello, cioè malinteso rispetto appunto al posizionamento di un cassonetto, che tra l’altro non era neanche il nostro, a cui avevamo già cercato di porre rimedio, proponendo delle soluzioni e sembrava una questione risolta – aggiunge la commerciante – Ma quanto è successo a noi è lo specchio di altre che si verificano in questo momento in città. Sembra ci sia un’esplosione di rabbia e di violenza. Assolutamente immotivata rispetto a quelle che possono essere le origini di un fatto. Sembra quasi che ci sia il desiderio veramente di sfogarsi, di aggredire, di esprimere rabbia. La scusa è stata il cassonetto. Ma potrebbe essere qualsiasi cosa. Noi siamo chiusi oggi perché siamo stanchi e non sapevamo come affrontare il dopo”. “C’è preoccupazione, paura, c’è senso di impotenza, cioè ci sono tutte queste cose. La rete di solidarietà che si è attivata ci fa un attimo sentire più sicuri, meno soli, quindi sono più protetti da questa comunità comunque che si muove e che sembra in qualche modo proteggerti. Ma quando questa attenzione si spegnerà che cosa succederà? Queste minacce sono cadute adesso diciamo nel dimenticatoio oppure si riattiveranno tra qualche mese quando nessuno se le aspetta più?” conclude.

Sindaco Palermo: “solidarietà a ragazzi della cioccolateria”

Voglio esprimere la mia più netta condanna per la vile aggressione subita da alcuni ragazzi dello staff della cioccolateria “Lorenzo”. Ancora una volta cittadini e commercianti sono stati costretti a misurarsi con la faccia più brutta di questa città, con quegli incivili che credono di vivere in una zona franca fatta di regole tutte loro“. Lo dice il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. “Rassicurando che questa amministrazione – aggiunge – continuerà a lavorare per rafforzare le strategie di sicurezza per tutti e insieme alle Forze dell’ordine, esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà a Roberta e Lorenzo, e al personale della cioccolateria, che andrò a trovare quando torneranno operativi. Sarà un incontro che simbolicamente unirà sindaco e amministrazione con tutti i commercianti, i cittadini e i turisti coinvolti in tristi e umilianti atti di vigliaccheria urbana“.