Antonio Mazzeo, insegnante, giornalista, militante e pacifista originario di Messina è stato arrestato vicino Gaza. Il siciliano era a bordo della Freedom Flotilla, in viaggio per rompere il blocco israeliano nella Striscia di Gaza. L’imbarcazione era carica di medicine e cibo per la popolazione ormai stremata da una lunga e logorante guerra. Antonio Mazzeo e altri 20 attivisti sono stati arrestati dall’Idf.
L’appello del sindaco Basile
Il Sindaco della Città di Messina, Federico Basile, ha annunciato per domani la convocazione di una seduta urgente della Giunta Comunale. Contestualmente, chiederà al Presidente del Consiglio Comunale di convocare con urgenza il civico consesso affinché si esprima un deciso indirizzo nei confronti del Governo nazionale, sollecitando l’attivazione di ogni canale di diplomazia internazionale per ottenere l’immediata liberazione del professore Antonio Mazzeo e degli altri attivisti arrestati dalle forze di difesa israeliane mentre si trovavano in missione umanitaria.
“Messina si stringe attorno a chi opera per la pace – ha dichiarato il Sindaco Basile – e non può restare in silenzio di fronte a un’azione che colpisce chi si impegna quotidianamente per i diritti umani e la solidarietà internazionale”.
Il comunicato di Freedom Flotilla
Questo il comunicato ufficiale di Freedom Frotilla:
“L’esercito di occupazione israeliano ha assaltato e abbordato con violenza la nave Handala, sequestrando l’imbarcazione e i beni di prima necessità destinati alla popolazione civile di Gaza.
Si tratta di un’azione illegale, priva di qualsiasi giustificazione sul piano del diritto internazionale.
Le persone a bordo, attivisti per i diritti umani provenienti da diversi Paesi, sono di fatto rapite: questo costituisce a tutti gli effetti un sequestro di persona.
Chiediamo l’immediato intervento dei Ministri degli Esteri, delle ambasciate e delle autorità consolari dei Paesi di cui queste persone sono cittadine e cittadini, affinché ne pretendano la liberazione e condannino pubblicamente questo atto di pirateria internazionale.
L’equipaggio comprende:
Stati Uniti: Christian Smalls (fondatore dell’Amazon Labor Union), Huwaida Arraf (avvocata per i diritti umani, Palestina/USA), Jacob Berger (attivista ebreo-americano), Bob Suberi (veterano di guerra ebreo statunitense), Braedon Peluso (attivista e marinaio), Frank Romano (avvocato internazionale e attore, Francia/USA).
Francia: Emma Fourreau (eurodeputata e attivista, Francia/Svezia), Gabrielle Cathala (parlamentare ed ex operatrice umanitaria), Justine Kempf (infermiera di Médecins du Monde), Ange Sahuquet (ingegnere e attivista per i diritti umani).
Italia: Antonio Mazzeo (insegnante, ricercatore per la pace e giornalista), Antonio “Tony” La Picirella (attivista per la giustizia climatica e sociale).
Spagna: Santiago González Vallejo (economista e attivista), Sergio Toribio (ingegnere e ambientalista).
Australia: Robert Martin (attivista per i diritti umani), Tania “Tan” Safi (giornalista e attivista di origini libanesi).
Norvegia: Vigdis Bjorvand (attivista per la giustizia di 70 anni).
Regno Unito / Francia: Chloé Fiona Ludden (ex funzionaria ONU e scienziata).
Tunisia: Hatem Aouini (sindacalista e attivista internazionalista).
Poco prima dell’arrembaggio, l’equipaggio della Handala aveva annunciato che, in caso di detenzione, avrebbe intrapreso uno sciopero della fame e rifiutato ogni forma di cibo dalle forze di occupazione israeliane”.
