Nuovo aggiornamento da Valerio Antonini in merito alla trattativa per l’acquisto dell’Acireale. “Dopo aver inviato offerta ufficiale ieri al Presidente Di Mauro (offerta che tutta Acireale conosce), non abbiamo avuto alcuna risposta ed anzi insistenti messaggi ricevuti da terzi intermediari che indicavano vari insulti nei miei confronti dall’attuale Presidente che arrivava persino a citare consigli del vecchio presidente di Trapani La Rosa che come tutti sanno è dovuto scappare da qui lasciando molti più debiti di quelli certificati in fase di vendita” ha scritto su X il presidente del Trapani. “Pertanto se entro domani alle ore 13 non avrò ricevuto accettazione alla mia proposta che va oltretutto ben al di là di quanto inizialmente offerto e che è la cifra che Di Mauro aveva richiesto, ritirerò il tutto e guarderò altrove. Saluti alla tifoseria di Acireale che ha dimostrato grande attaccamento alla maglia” ha aggiunto.
Poco dopo è arrivata la risposta ufficiale dell’Acireale, sia all’offerta di Antonini che a quella di Palella, che si era rifatto vivo. “La Società Sportiva Dilettantistica Città di Acireale 1946 comunica che, allo stato attuale, la stessa rimane in capo al dott. Giovanni Di Mauro. Negli ultimi giorni sono state valutate le rinnovate proposte di Valerio Antonini e della Palella Holdings LLC, molto diverse fra loro e per le quali sono state fatte differenti considerazioni, anche in un’ottica futura”.
“La proposta d’acquisto di Antonini è stata rifiutata perché ritenuta irricevibile, nonostante sotto il profilo economico potrebbe far pensare, a chi osserva i fatti dall’esterno, che si tratti di un’offerta vantaggiosa. L’impostazione è stata considerata non perseguibile, e non soltanto perché le tempistiche proposte non vengono ritenute accettabili, ma anche e soprattutto perché le dinamiche dell’accordo metterebbero seriamente a rischio l’attuale proprietà, al punto da poterle procurare un nocumento senza possibilità di tutela”.
“Di altro tono la proposta di Palella Holdings LLC, ben strutturata nell’ottica di un accordo vantaggioso per entrambe le parti. Anche in questo caso, però, i problemi legati alle tempistiche e, soprattutto, alle strettoie burocratiche non consentono la finalizzazione dell’operazione, almeno per il momento. Tuttavia, considerata la solidità dell’impianto proposto e la disponibilità delle parti, permane la volontà di mantenere aperto un dialogo costruttivo, finalizzato a un possibile passaggio di proprietà nel prossimo futuro”.
