Una mossa a sorpresa, un colpo di scena. La Società Cooperativa Messina ha ufficialmente registrato il marchio ACR Messina, anzi per la precisione “Associazioni Calcio Riunite Messina”. La comunicazione è arrivata in una nota, nella serata di oggi. “Con l’obiettivo di tutelare la storia, l’identità e la passione autentica per il calcio nella nostra città, comunichiamo di aver ufficialmente registrato il marchio “Associazioni Calcio Riunite Messina”, sia dal punto di vista denominativo che figurativo. Una scelta dettata dalla volontà di proteggere il nome da usi impropri o speculativi da parte di soggetti non in linea con i valori dello sport vero”, si legge.
“In un momento storico in cui il calcio a Messina ha bisogno di serietà, trasparenza e passione autentica, crediamo che questo gesto rappresenti un primo passo concreto verso una rinascita fondata su basi solide. Il marchio e il logo saranno messi a disposizione di chi voglia intraprendere un progetto calcistico serio e sostenibile nella nostra città, nel rispetto delle regole, della passione e del territorio. Ringraziamo il Dott. Vittorio Fiumanó e i suoi collaboratori per lo straordinario lavoro svolto, senza il quale non sarebbe stata possibile l’operazione.
Non ci interessano i proclami, ma i fatti. E questo è il nostro: difendere il nome, la dignità e il futuro del calcio messinese. Il comunicato è stato pubblicato anche sulla nostra pagina Facebook, prima che la stessa sia stata segnalata e nuovamente sospesa. Seguiranno aggiornamenti”, si chiude la nota firmata dall’ideatore della Cooperativa Antonino Indaimo.
I nuovi (possibili) scenari
Cosa può succedere ora? Come già anticipato nel comunicato, marchio e logo – che non erano di proprietà di AAD e Sciotto, ma che sono stati a lungo nelle mani di Pietro Lo Monaco – potranno andare a disposizione di chi vorrà far proseguire la storia del Messina, magari con la partecipazione della stessa Cooperativa. Ad oggi, la strada più concreta è quella del proprietario del Città di Sant’Agata, che ha intenzione di chiedere il ripescaggio a nome Messina per non far disperdere la categoria alla società più importante della provincia.
