Reggina, è iniziata la settimana decisiva: succede tutto a Roma. Verso la formalizzazione dell’offerta di Gallo, e non è l’unica. Ma Ballarino cederà?

Reggina, iniziata oggi la settimana decisiva per il futuro del club: tante figure importanti interessate a rilevare la società amaranto, ma fin qui Ballarino è stato inamovibile. Grandi manovre a Roma, sviluppi nei prossimi giorni

Sono giorni caldissimi per il futuro della Reggina: il destino del club amaranto si gioca tra questa e la prossima settimana. Ma questa è quella decisiva; la prossima, invece, quella che dovrebbe portare all’epilogo del passaggio proprietario. In ogni caso: che sia positivo o negativo l’esito delle trattative in corso. E la situazione è ancora più calda perchè si decide tutto a Roma, la “città più grande della Calabria” dove secondo le stime vivono oltre 500 mila calabresi. E a Roma, in questi giorni, ci sono quasi 10°C in più rispetto a Reggio: è un’estate rovente sotto il Cupolone, dove non soffia la fresca brezza dello Stretto.

Luca Gallo insiste con il suo pressing per la trattativa che è ormai alle battute finali. L’imprenditore romano non ha mai smentito la notizia fornita sabato in anteprima da StrettoWeb, e sarebbe stato l’unico titolato a farlo se avessimo davvero scritto falsità come insinuato dal club con il solito grottesco “comunicato ufficiale” che ha la stessa credibilità di Wanna Marchi che fa lezioni di etica commerciale. L’intenzione è di chiudere la prossima settimana: per questo motivo il gruppo di Gallo sta lavorando per depositare formalmente l’offerta proprio nei prossimi giorni. Ma ci sono anche altre figure interessate a dare un futuro migliore al club amaranto.

Ballarino fin qui ha fatto muro a tutto e a tutti. Ha già ricevuto diverse offerte negli ultimi mesi, e se gli acquirenti non sono voluti uscire allo scoperto è più che comprensibile data la delicatezza delle trattative ancora in corso. Nessuno ha mai rilevato una squadra di calcio con dichiarazioni pubbliche. Ma adesso siamo al punto di non ritorno: negli ultimi giorni Ballarino ha perso anche il sostegno degli imprenditori reggini che avevano già sponsorizzato la società lo scorso anno e volevano incrementare il loro sacrificio per la Reggina in vista della prossima stagione. L’imprenditore catanese li ha respinti e loro hanno rotto con un duro comunicato stampa. Ballarino, insomma, è sempre più solo. Chiede a chi è interessato alla Reggina di inviare pec formali al proprio avvocato, ma la reale intenzione confidata ai suoi più stretti collaboratori è che non vuole mollare l’osso. Sarebbe disposto ad accettare ingressi in società a fronte di iniezioni di liquidità soltanto cedendo quote di minoranza. In sostanza vorrebbe comandare con i soldi degli altri. E se già è molto difficile trovare qualcuno che sia disponibile ad acquistare una società di serie D, figuriamoci se c’è qualcuno così folle da regalare i suoi soldi a Ballarino per mantenergli lo spasso.

Anziché smentire notizie reali e certificate, Ballarino – se davvero è nelle condizioni di farlo – dovrebbe semplicemente convocare una conferenza stampa, dire a chiare lettere che la Reggina non è in vendita e che lui ha già acquistato Donnarumma, Cristiano Ronaldo, Messi, Yamal, Salah e Dembélé per vincere la prossima serie D. Dovrebbe contestualmente fornire la data del raduno con le visite mediche e le informazioni su luogo e tempi del ritiro estivo, e comunicare i prezzi della campagna abbonamenti che tutti promuoveremmo entusiasti e a cui tutti i tifosi reggini parteciperebbero stavolta numerosi.

Se invece Ballarino non è nelle condizioni di fare questo, allora liberi la Reggina che oggi tiene in ostaggio e le consenta di spiccare quel volo che con lui non potrà mai intraprendere. E non si permetta di utilizzare la stampa come alibi per giustificare la propria incapacità. Qualche allocco nei giorni scorsi ha avuto il coraggio di lamentarsi con StrettoWeb per la notizia su Gallo perchè “destabilizza l’ambiente“, ma cosa significa “destabilizzare l’ambiente” in un momento in cui non ci sono partite, non c’è campionato, non c’è neanche una squadra. Anche i bambini capiscono che Ballarino può fare il mercato e acquistare i calciatori che crede a prescindere da ciò che scrive un giornale, ammesso e non concesso che fosse falso. Se StrettoWeb davvero scrivesse notizie false, l’unico a rimetterci sarebbe StrettoWeb. E invece ha scritto che nel 2023 Saladini aveva fatto scomparire la Reggina, e poi è scomparsa. Ha scritto che Pippo Inzaghi non sarebbe più stato l’allenatore, e non lo è più stato. Ha scritto che Ballarino non aveva costruito una corazzata e non avrebbe vinto i campionati, e non li ha vinti. Ha scritto che la vittoria con la Scafatese non serviva a nulla perchè non ci sarebbe stato il ripescaggio, e non c’è stato. La credibilità di StrettoWeb è data da 15 anni di storia al servizio dei reggini; quella di Ballarino è fatta di due anni di palesi bugie e promesse puntualmente disattese. E qualcuno può essere davvero così idiota da pensare che Ballarino non sta riuscendo a comprare Neymar perchè StrettoWeb ha scritto un articolo su Luca Gallo? Roba da riaprire i manicomi…

Le uniche bufale, le uniche fake news, sono proprio quelle di Ballarino: aveva promesso la Reggina subito in serie C e poi addirittura in serie B con il doppio salto immediato, e invece dopo due anni è ancora nei Dilettanti. Non ha fatto neanche la squadra femminile né ha costruito il settore giovanile; tutte cose che aveva promesso alla città. Al Centro Sportivo Sant’Agata è tutto fermo e ad oggi – 23 giugno – non esiste un briciolo di programmazione sulla prossima stagione. Non c’è nessuna trattativa per portare a Reggio calciatori di spicco per vincere il campionato, anzi, si sta sfaldando anche la squadra della passata stagione, dove albergano diffusi malumori per gli stipendi pagati con enormi ritardi e significative decurtazioni. Una routine per le piccole di serie D, ma non per chi – come la Reggina – in questa categoria dovrebbe starci solo di passaggio, per qualche incidente di percorso, e tornare subito nel professionismo con ambizioni di ulteriori salti in alto. Ecco perchè i calciatori più forti della serie D non accetteranno mai una società che da gennaio in poi, puntualmente, non paga gli stipendi e a fine anno per ottenere le liberatorie fa le decurtazioni: ci sarà sempre qualche “big” (vedi Nissa, Scafatese, Nocerina, sigh!) che non si comporterà così e quindi i più forti andranno lì. Ecco perchè il campionato si vince adesso, come ha fatto il Siracusa un anno fa, come ha fatto il Trapani due anni fa, come ha fatto il Catania tre anni fa. Si vince con i soldi, e si vince a inizio estate.

A Reggio Calabria invece sembra che ci sia uno zoccolo (malato) della tifoseria che è allergico all’unico elemento che consente di scappare dalla serie D: il denaro. Due anni fa Bandecchi non andava bene; adesso Luca Gallo non va bene, insomma non va bene nulla che possa portare la Reggina fuori dal Dilettantismo. Giova ricordare che i nostri padri e i nostri nonni, almeno quelli che tristemente non ci sono più, mai hanno visto la Reggina per tre anni consecutivi in serie D. In oltre 110 anni di storia, dal 1914 al 2025, soltanto sotto Ballarino la Reggina è rimasta tre anni consecutivi nei Dilettanti. E se il maestro catanese non accetterà di cedere il club, nei prossimi giorni metterà le basi indissolubili affinché questa tripletta storica diventi un incredibile poker. Ancora lontano, tuttavia, dai “dieci anni” profetizzati da Brunetti. L’unica promessa che l’Amministrazione Falcomatà realizzerà davvero, se questa proprietà non svolti verso l’unica strada possibile e non lo faccia in fretta. Molto in fretta.

traghetto stretto di messina pasqua 2024
foto di Peppe Caridi © StrettoWeb