Reggina, tutto qua? Mosse di mercato banali e “soft” trasformate nei soliti annunci in pompa magna. E se l’inizio è questo…

La Reggina si è mossa in ritardo, ferma fino a poche ore fa, e ora vuol far passare alcuni movimenti di mercato come grandi annunci

Mentre proseguono gli interessamenti, gli incontri e le trattative sul fronte societario, in casa Reggina cominciano a uscire fuori anche le prime notizie di calciomercato, parallelamente al gran “lavoro” dei soliti “megafoni” della società. Così in questi giorni ci stanno raccontando che Grillo e Barranco hanno rinnovato. Il primo è ufficiale, il secondo ancora no. Ce la stanno raccontando quasi come fosse una grande conquista, un grande acquisto. In realtà, ma forse sbagliamo noi, pensavamo fosse scontato, fosse banale. In fondo, la stessa società ha più volte affermato che sarebbe ripartita dallo zoccolo duro e Grillo e Barranco dovrebbero esserne i perni. A dirla tutta, doveva essere talmente scontato a tal punto che ce li saremmo aspettati nelle settimane scorse, i rinnovi, almeno nelle parole, e invece fino a qualche giorno fa c’è stato il rischio che saltassero. Alla fine – anche se solo uno per ora è ufficiale – gli accordi sono arrivati solo a ridosso della scadenza naturale del contratto. E lo stesso era accaduto con Trocini. Quasi un mese per trovare un accordo che sembrava essere scontato, naturale, cosa fatta.

L’ultima “perla”, però, ce la regala la trattativa per portare in riva allo Stretto tale Luca… Toni? No, scusate: Ferraro. Da qualche ora, sempre i soliti megafoni ci stanno raccontando del solito grande colpaccio: erano gli stessi che ci raccontavano di Bolzicco come il nuovo Batistuta, per intenderci. Ecco, la Reggina sarebbe vicina a chiudere per Luca Ferraro, ultima stagione al… Sambiase, squadra neopromossa che quest’anno ha fatto un miracolo. Non serve un genio, ma bastano un computer, un telefono o un tablet (dotati di tastiera funzionante) per andare a fare una semplice ricerca. Cosa scopriamo? Scopriamo che nella sua carriera, il classe ’97 ha giocato sempre tra Promozione ed Eccellenza. Segnando tanti gol, certo, ma sempre in Promozione ed Eccellenza. E’ la prima stagione, quella scorsa al Sambiase, in cui è andato in doppia cifra in Serie D, segnando 12 reti. Per la precisione, nel grafico qui di seguito ci sono le statistiche. Mancano le ultime tre esperienze, che sono Sestese e Oltrepò, sempre in Eccellenza, e poi Sambiase. Nelle uniche due esperienze precedenti in D era arrivato solo un gol in 25 presenze. Quest’anno, l’exploit in terra lametina, che però è anche l’exploit di un’intera squadra, probabilmente isolato, seppur non casuale, e dovuta anche al ciclo (concluso) con mister Morelli.

carriera Luca Ferraro

Insomma, le statistiche dicono questo: dicono che per Ferraro sarebbe la prima esperienza in una squadra che ambisce a vincere il campionato di Serie D. Non proprio il massimo dell’ambizione per un club che vorrebbe ammazzare il girone I, o che quantomeno professa di farlo, un po’ come fatto registrare da Catania, Trapani e Siracusa. E invece oggi quella “stampa megafono” ce lo sta già raccontando come un mix tra Vieri, Inzaghi, Lewandowski e Benzema. Sia chiaro, nulla contro il ragazzo, che sarà anche bravo e magari segnerà 50 gol quest’anno, ma il problema sta alla base: si sta facendo passare un semi esordiente in Serie D come fosse Van Basten. E i motivi sono sempre quelli: imbonire e illudere la piazza. In fondo, era già successo due anni fa, quando ci parlavano di “lussi per la categoria”, e anche l’anno scorso. Risultati? Uguali.

Chi dovrebbe realmente comprare la Reggina

In Serie D, lo ripeteremo fino alla noia, serve gente forte, che il campionato l’ha già vinto, e anche più volte, e a cui si possono offrire ingaggi di una certa portata. Facciamo un elenco? Ne citiamo solo qualcuno, semplicemente andando a pescare dalle solite tre: Catania, Trapani e Siracusa, che negli ultimi tre anni hanno vinto il girone I di Serie D. E quindi Andrea Russotto, Marco Palermo, Manuel Sarao, Roberto Convitto, Alberto Acquadro, Oliver Kragl, Andrea Cocco, Marco Baldan, Giuliano Alma, Domenico Maggio. E qui abbiamo citato quasi soltanto giocatori offensivi. Non per niente, tanti di questi hanno giocato per due o in alcuni casi per tutte e tre squadre, a dimostrazione che sono garanzia di vittoria e che chi li prende dimostra di averne la capacità e la forza.

Non ci sembra che Barranco e Ferraro, ammesso che con quest’ultimo si riesca a chiudere, abbiano mai vinto un campionato di Serie D. E non vorremmo neanche che, rinnovato l’uno e ingaggiato l’altro, il mercato si fermi così per quanto riguarda i centravanti, rischiando una coperta corta già vista quest’anno, tra i motivi che hanno portato alla sconfitta in casa contro il Siracusa. Forse la società pensa che basti Luca Ferraro per illudere come al solito la piazza che l’attacco sia a posto così? Il club vuole pensare di vincere il campionato – sperando nella dea bendata – con Ferraro e Barranco prime punte ed esaltando i rinnovi di due calciatori che dovevano essere scontati? Non vorremmo incappare nelle solite storielle già viste in queste due anni, anche perché i risultati purtroppo li abbiamo visti tutti…