“Il governo Meloni vuole far passare il Ponte sullo Stretto come infrastruttura strategica per la difesa nazionale. Un’idea talmente surreale da risultare pericolosa. Ma i fatti parlano chiaro. Già nel 1987 la ‘Rivista Militare’ definiva il Ponte sospeso come la soluzione più vulnerabile dal punto di vista difensivo: un’infrastruttura esposta ad attacchi da mare, cielo e terra, difficile da proteggere, facilmente individuabile dai radar e con costi di difesa elevatissimi. È tutto scritto nero su bianco. In sintesi: un bersaglio perfetto. Altro che opera strategica. Il Ponte sullo Stretto è un progetto sbagliato sotto ogni punto di vista: ambientale, economico e anche militare. Usare la NATO come giustificazione per costruirlo è l’ennesima forzatura per la realizzazione di questa opera. Non si rafforza la sicurezza nazionale con opere inutili, ma investendo in sanità, istruzione, infrastrutture pubbliche, e nella riconversione ecologica”. Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verdi.
