E’ forte e chiaro il grido di allarme di Lillo Valvieri, un negoziante di Messina. “Da vent’anni vivo e lavoro in via Garibaldi. Una strada che conosco bene, forse troppo bene. Una strada che ho visto cambiare, trasformarsi… e diventare, giorno dopo giorno, un pericolo sempre più grande per chi, come me, la attraversa ogni giorno a piedi. Scrivo questo articolo non solo come cittadino, ma come padre, lavoratore, amico, persona. E lo faccio con un senso di urgenza che non riesco più a trattenere: via Garibaldi è diventata un rischio costante per i pedoni. Una trappola fatta di inciviltà, distrazione, e mancanza totale di rispetto per la vita umana”, afferma Valvieri.
“Pericoli”
“Ogni mattina, quando apro la mia attività, vedo auto sfrecciare ignorando ogni regola. Semafori ignorati, strisce pedonali rese invisibili dall’arroganza, clacson che suonano invece di frenare. Ho assistito a troppi incidenti, troppi rischi evitabili. A volte mi chiedo: “Chi sarà il prossimo?”. Perché sì, ogni giorno, attraversare questa strada è un atto di coraggio. E allora oggi alzo la voce. Faccio un grido d’allarme. Per me, per i miei clienti, per le famiglie, per gli anziani, per i bambini. Faccio appello all’Amministrazione Comunale, al Sindaco, agli Assessori, di intervenite, ora. Non domani, non quando sarà troppo tardi”, rimarca Valvieri.
“Installare dissuasori”
“Chiedo l’installazione di dissuasori di velocità lungo tutto il tratto di via Garibaldi. Chiedo segnali più chiari, rispetto delle regole. Chiedo civiltà. Perché una città che non tutela i suoi cittadini più fragili – i pedoni – è una città che ha perso il senso del vivere comune. Non si può più aspettare. La sicurezza non è un optional, è un diritto. Lo dico da cittadino. Lo grido da essere umano“, conclude Valvieri.
