La Reggina smentisce la trattativa con Luca Gallo con il solito “comunicato ufficiale” zeppo di ambiguità. Ma la verità è un’altra, e infatti…

La Reggina smentisce la notizia della trattativa con Luca Gallo tramite l'ennesimo "comunicato ufficiale", ma negli ultimi anni tutti i precedenti comunicati di smentita si sono poi rivelati falsi a fronte di notizie che puntualmente si sono verificate. Ecco perchè è soltanto l'ennesimo scivolone del club...

Che Ballarino, Minniti & company non fossero dei geni di comunicazione, lo avevamo già capito da tempo. Ma perseverare negli errori già commessi nel corso degli anni è un elemento che alimenta l’ilarità rispetto a tutte le vicende che accompagnano la Reggina: se non ci fosse di mezzo la dignità storica di un bene così identitario per la città e anche per tutti i reggini sparsi in giro per il mondo, potremmo soltanto limitarci a divertirci. E prenderla a ridere.
Che smentire una notizia equivale a confermarla, lo insegnano in tutte le università di comunicazione. Parliamo del livello base: primo anno di corso di laurea. I motivi sono molteplici, legati alla pubblica percezione e alle dinamiche mediatiche. C’è innanzitutto l’effetto Streisand: più si cerca di negare o nascondere qualcosa, più l’attenzione pubblica aumenta, rafforzando l’idea che ci sia del vero dietro la notizia. Ma c’è anche la ripetizione del messaggio: la smentita ripropone comunque i contenuti originali, mantenendoli vivi nell’opinione pubblica e contribuendo alla loro diffusione.

C’è, ancora, la percezione di difensiva: chi smentisce appare sulla difensiva, alimentando sospetti o dubbi anche nel caso in cui la smentita fosse fondata. Infine c’è l’ambiguità e la vaghezza: smentite non chiare o parziali possono essere interpretate come ammissioni indirette. Ed è proprio questo il caso di oggi: il solito “comunicato ufficiale” con cui la Reggina smentisce la notizia pubblicata in anteprima da StrettoWeb è zeppo di ambiguità e quindi privo di credibilità.

Nel comunicato stampa, infatti, la società smentisce “categoricamente qualsiasi ipotesi di trattativa o accordo in corso con l’ex presidente Sig. Luca Gallo per l’acquisizione della società” e aggiunge che “Non vi è alcun contatto attivo con il Sig. Gallo, né è stata ricevuta alcuna proposta formale da parte sua o di soggetti a lui riconducibili“.

Che significa che non c’è alcun “contatto attivo con il Sig. Gallo“? E’ in corso forse un contatto “passivo“, oppure ci sono stati dei contatti che si sono chiusi? E chi ha mai parlato di “proposta formale“?

Inoltre, nello stesso comunicato il club “ribadisce il proprio impegno esclusivo nello sviluppo del progetto sportivo in corso, con l’obiettivo di riportare il Club nelle categorie che merita, garantendo al contempo una crescita solida anche sotto il profilo sociale, strutturale e infrastrutturale“. Altre parole vaghe, ambigue, poco chiare. Quali sono le “categorie che merita” la Reggina? Nel business-plan di due anni fa, Ballarino era stato molto più chiaro scrivendo nero su bianco in un documento ufficiale che la squadra avrebbe ottenuto immediatamente, già il primo anno, la promozione in serie C (lui la chiamava ancora Lega Pro, ma vabbè…), e poi avrebbe vinto da neopromossa anche la serie C, facendo il doppio salto e andando subito in serie B. Oggi la Reggina di Ballarino, se avesse mantenuto gli impegni assunti con il Comune, dovrebbe essere in serie B, e invece è ancora in serie D e il proprietario dice che si impegna a riportare il club nelle categorie che merita. Ma quali sono? La serie C? La serie B? La serie A? Ed entro quanti anni le raggiungerà? Quelle parole non significano nulla, a maggior ragione con il seguito sulla “crescita solida anche sotto il profilo sociale, strutturale e infrastrutturale”. Parole senza alcun riferimento pratico nella realtà.

A prescindere dall’ambiguità del contenuto, stupisce ancora di più che a Reggio Calabria – all’interno del variegato mondo della tifoseria reggina – ci sia ancora chi, dopo i fatti conclamati degli ultimi tre anni, possa realmente dare credito ai “comunicati ufficiali” della società. Fosse per quei “comunicati ufficiali“, la Reggina sarebbe ancora in serie B e Saladini avrebbe onorato regolarmente tutte le scadenze federali. Inoltre, Pippo Inzaghi sarebbe ancora l’allenatore. E no, non stiamo scherzando. Era il 17 luglio 2023, la Reggina di Saladini era già spacciata e su StrettoWeb raccontavamo per filo e per segno quel disastro che aveva fatto sparire il glorioso club amaranto dal calcio professionistico. Raccontavamo, ovviamente, che Inzaghi era già andato via e che non ci sarebbe stato neanche il ritiro estivo. Una notizia che fece grande scalpore, eppure il 17 luglio la società pubblicava un “comunicato ufficiale” di cui è rimasta ancora traccia sul web, in cui annunciava la conferma di Pippo Inzaghi.

reggina inzaghi

Apriti cielo: pioggia di insulti nei confronti di StrettoWeb, che aveva “raccontato bufale” perchè c’era il sacrocomunicato ufficiale“. E infatti poi non ci sarebbero state le “visite mediche di domani“, né gli allenamenti, né tantomeno Pippo Inzaghi… Questa abilità di mentire spudoratamente anche di fronte all’evidenza è evidentemente qualcosa che la tifoseria reggina concede al proprietario di turno, da cui c’è godimento nel farsi prendere in giro. Ieri con Saladini, oggi con Ballarino. Allo stesso identico modo.

Con Ballarino, infatti, le cose non sono cambiate. In due anni ha raccontato un mare di bugie enormi ai tifosi, che se le sono bevute tutte. A proposito di “comunicati ufficiali“, pochi mesi fa abbiamo raggiunto l’apice con questa stessa società è arrivata a smentire una notizia che dopo appena sette giorni confermava ufficialmente:

E ancora, ad appena un anno fa risale il famigerato “comunicato ufficiale” che voleva smentire StrettoWeb rispetto alla notizia sul servizio mensa del Sant’Agata affidato all’azienda che serve gli Ospedali. Un episodio surreale: lo stesso comunicato di smentita, confermava al 100% quello che StrettoWeb aveva scritto nella notizia originaria.

Lo ripetiamo ancora, se non ci fosse da piangere perchè si tratta della gloriosa Reggina, ci sarebbe solo da ridere.

Dopotutto, da che mondo è mondo, la gente si informa sulla stampa indipendente e non tramite gli uffici stampa proprio perchè gli uffici stampa difendono interessi di potere mentre la stampa indipendente ha l’autonomia e la libertà di poter dire la verità. Ecco perchè è molto più credibile Sky News rispetto all’Ufficio Stampa di Palazzo Chigi; ecco perchè gli americani si informano su CBS e NBC e non sul Press Office della Casa Bianca.

Tornando alla Reggina, non resta che attendere. I prossimi giorni saranno decisivi per il futuro del club, e intendiamo per la futura proprietà della Reggina. A prescindere da Luca Gallo, che – lo ribadiamo – da molti mesi prova a prendere la Reggina e adesso ha anche presentato un’offerta (nessuno ha mai detto “formale“) per rilevare il 70% delle quote; ci sono anche altri soggetti interessati a dare alla Reggina un futuro migliore. E nella dirigenza amaranto c’è la piena consapevolezza che così non si può andare avanti: dai più vicini collaboratori di Ballarino e Minniti fino all’ultimo sponsor e all’ultimo calciatore, sono tutti consapevoli che con questa proprietà non si vincerà il campionato neanche il prossimo anno e che la Reggina “merita altro” innanzitutto sotto l’aspetto della propria guida imprenditoriale.

Proprio nei giorni scorsi, in un tavolo pubblico istituzionale, il DG Giuseppe Praticò ha confidato chiaramente alla politica e alle istituzioni cittadine che questa proprietà non ha le capacità finanziarie di investire le cifre adeguate alla vittoria del campionato di serie D; quella stessa politica comunale che è stata pienamente coinvolta ed informata dell’interesse di Luca Gallo. Il Comune, infatti, non ha smentito la notizia di StrettoWeb, e anzi ci risulta che a Reggio si sia verificato un incontro con alcuni emissari di Gallo proprio questa settimana, lo stesso giorno in cui Ballarino si trovava a Catania in compagnia di alcuni imprenditori reggini attuali sponsor della società.

E altri soggetti interessati, imprenditori reggini insieme ad altri colleghi stranieri, si sono avvicinati alla proprietà nei mesi scorsi, senza poi avere alcuna risposta. E restano in guardia e in attesa. Insomma, se Ballarino non vuole cedere a Gallo ha tante alternative valide per evitare di prolungare lo strazio degli ultimi due anni e soprattutto per non continuare a tenere la Reggina ostaggio di questa eterna mediocrità.

Non c’è alcun dubbio che nei prossimi giorni succederanno tante cose dentro e fuori il club amaranto. La lunga e calda estate è soltanto appena iniziata, e di certo le notizie di trattative, indiscrezioni, retroscena, dettagli, cifre e passaggi di proprietà mai nessuno le potrà trovare sui “comunicati ufficiali” di alcun ente o società, proprio per la natura stessa dell’informazione. Il giornalista libero racconta fatti, gli uffici stampa difendono per professione interessi di potere.

Non chiedetevi, quindi, perchè stanno smentendo. E’ il loro lavoro. Chiedetevi, invece, perchè dovreste credere a chi da anni vi riempie di bugie.