Benjamin Netanyahu fa il pieno di consensi. Avevamo già parlato della sua uscita pubblica per un falafel, le famose polpettine israeliane, nella quale è stato acclamato dai cittadini che se lo sono trovati davanti, assiepati sulle transenne, come si fa per una rockstar. Il tutto, dopo l’attacco alla minaccia nucleare dell’Iran e l’operazione “Rising Lion“, rivelatosi un grande successo. Secondo le stime, l’83% degli ebrei israeliani ha sostenuto la decisione di bombardare le centrali nucleari degli ayatollah. Allo stesso tempo, il 75% dichiara che il governo dovrebbe terminare la guerra a Gaza.
Questi i temi caldi da capitalizzare in campagna elettorale. Netanyahu, già eletto per 2 volte negli ultimi anni, punta a confermare la propria leadership. Le elezioni sono previste per l’autunno dell’anno prossimo, ma non è da escludere che ‘Bibi’ voglia anticipare il periodo elettorale sciogliendo il parlamento quando si riunirà dopo la pausa estiva.
Il momento sembra propizio: la sua popolarità è alle stelle, i capi dell’opposizione si sono allineati alla scelta di attaccare l’Iran e attualmente non hanno un vera e propria posizione che li distingua. L’avversario principale è Naftali Bennett, ex collaboratore di Netanyahu, che già dal 2024 premeva per l’attacco al nucleare iraniano.
