Una coppia di anziani stava per annegare in mare. Lui si è accorto del pericolo ed subito corso per aiutare e salvare i coniugi. Un gesto eroico che non è affatto passato inosservato, accaduto diversi mesi fa. Per questo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha premiato il 18enne reggino Francesco De Marco, nuovo “Alfiere della Repubblica”. Francesco ha ricevuto l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica” insieme ad altri 28 giovani italiani, un riconoscimento per tutti i giovani che nel 2024 si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà.
Accanto ai riconoscimenti per comportamenti individuali, il Presidente Mattarella ha assegnato anche 4 targhe per premiare azioni collettive di giovani e giovanissimi, anch’esse espressione dei valori di solidarietà, inclusione e accoglienza. “Nuove vie per la solidarietà”, è il tema che ha ispirato la scelta dei giovani insigniti in questa edizione. Quanti oggi ricevono questo riconoscimento rappresentano, simbolicamente, solo una parte di quel numero indefinito di giovani che si impegna e lavora alacremente nella vita quotidiana, contribuendo ogni giorno a nutrire quell’insieme di valori che costituisce l’elemento propulsivo fondamentale per la nostra società. La cerimonia, condotta dall’attore Matteo Oscar Giuggioli, è stata aperta dall’intervento del Presidente Mattarella.
Oltre a De Marco, premiati anche tra gli altri il lametino Francesco Mazza – per il suo impegno nel volontariato – e la palermitana Chiara Runfolo, per la tenacia con la quale si fa interprete, nel suo quartiere, di istanze sociali e per l’impegno a fianco dei bambini che segue dopo la scuola.
I 29 giovani premiati e le rispettive motivazioni
Ecco le motivazioni degli attestati d’onore:
- Maddalena ALBIERO, 11/9/2007, residente a Bardolino (VR) – Per essere riuscita, con la poesia, a esprimere sentimenti, timori, sogni che sono comuni ai ragazzi della sua età. E per averne fatto occasione di crescita dialogando e coinvolgendo tanti altri giovani.
- Giada BALTIERI, 17/2/2008, residente a Caldiero (VR) – Per il coraggio con cui affronta l’osteogenesi imperfetta, malattia genetica rara e tuttora poco conosciuta. Grazie al suo sorriso e alla sua energia è diventata la mascotte di un importante evento sportivo a sostegno della ricerca.
- Michele BARBATELLI, 20/12/2006, residente a Appignano (MC) – Per la continuità nell’impegno come volontario a favore del suo paese. Una testimonianza della resilienza delle comunità che popolano i borghi italiani.
- Niccolò BARTOLACELLI, 30/11/2006, residente a Serramazzoni (MO) – Per aver posto la propria abilità informatica a servizio di una preziosa utilità sociale: un programma che facilita per i dislessici la lettura di uno spartito musicale.
- Tommaso CALIGARI, 20/3/2006, residente a Cressa (NO) – Per aver ideato un dispositivo di intelligenza artificiale che consente la diagnosi precoce del morbo di Parkinson. Grande è la sua passione per la tecnologia ma forte è anche la sua sensibilità sociale.
- Angela CALISE, 26/9/2005, residente a Caserta – Per aver affrontato con coraggio e maturità le difficoltà familiari e personali da cui è stata segnata. Il dolore non l’ha imprigionata ma anzi l’ha resa vitale e generosa, sempre disponibile verso gli altri.
- Gabriele CIANCUTO, 10/9/2011, residente ad Amelia (TR) – Per la spontaneità, e al tempo stesso la tenacia, con cui prova ad appassionare i più piccoli alla scienza. Ha scritto libri rivolti ai bambini, in cui tratta con linguaggio semplice materie e argomenti impegnativi.
- Sara COZZOLINO, 30/8/2007, residente a Napoli – Per la generosità con cui ha deciso di condividere le sue abilità sportive nel taekwondo allenando bambini con disabilità che abitano nel suo quartiere. Il valore di inclusività dello sport può diventare un potente strumento di trasformazione sociale.
- Francesco DE MARCO, 19/11/2006, residente a Reggio Calabria – Per aver soccorso una coppia di coniugi che rischiava di annegare. Il salvataggio ha richiesto coraggio e tempismo viste le cattive condizione del mare.
- Giorgia FABRIS, 21/4/2010, residente a Trieste – Per la naturalezza con cui offre amicizia e sostegno a compagni in difficoltà. Il suo supporto generoso contribuisce in modo fattivo all’accoglienza e all’integrazione.
- Camilla Aurora FANELLI, 24/3/2004, residente a Milano – Per il costante impegno di volontaria all’interno di un istituto penitenziario. Testimone di solidarietà nelle vesti di allenatrice di una squadra di pallavolo di detenuti.
- Riccardo FOLLI RUANI, 19/2/2011, residente a Imola (BO) – Per essere stato capace di trasformare, in età così giovane, la propria passione per meduse e spugne marine in un impegno civico per la protezione dell’ecosistema del mare, tanto importante per la salvaguardia stessa del pianeta.
- Erik KOKOSHI, 21/4/2013, residente a Verona – Per la solidarietà e la sensibilità dimostrate leggendo per una vicina di casa non vedente. La naturalezza del suo gesto sottolinea il valore straordinario dell’amicizia, capace di superare qualsiasi barriera, anche quella generazionale.
- Edoardo LEVANJA, 27/7/2012, residente a Monterotondo (Roma) – Per l’impegno di inclusione, generoso e concreto, svolto attraverso la pratica del baskin.
- Samuel MASSA, 25/7/2009, residente a Fossacesia (CH) – Per la prontezza con cui ha affrontato il pericolo salvando un capriolo ferito, che era finito in mare. Un gesto coraggioso che esprime rispetto per ogni forma di vita.
- Francesco MAZZA, 14/6/2008, residente a Lamezia Terme (CZ) – Per l’impegno di sportivo, di istruttore e di volontario, con il quale è riuscito a trasmettere ai più piccoli i valori migliori appresi praticando il judo.
- Maria Letizia MELLO, 16/1/2006, residente a San Pietro in Lama (LE) – Per l’attività di volontariato in favore delle persone anziane e sole della sua comunità. Un impegno cominciato da giovanissima, proseguito nella stagione della pandemia e ancora dopo, ritagliando il tempo negli studi per la carriera militare.
- Beatrice ORLANDI, 23/1/2006, residente ad Asti – Per la dedizione e la generosità con cui porta la sua musica nel reparto di oncologia dell’ospedale cittadino. Le corde della sua arpa accompagnano malati e personale sanitario nelle lunghe giornate di cure.
- Claudia PAIS, 31/7/2006, residente a Sassari – Per l’impegno di volontaria che oggi riversa a vantaggio dei ragazzi più piccoli, dopo aver ricevuto aiuto in un periodo difficile della propria vita.
- Bianca PERRONE, 14/1/2013, residente a Trepuzzi (LE) – Per la tenacia con cui affronta le difficoltà di chi non vede. Con la sua gioia di vivere ha trasformato tanti problemi in punti di forza. Il canale YouTube “Bianca, la fata delle farfalle” testimonia il valore irrinunciabile delle diversità.
- Francesco PRATESI, 7/2/2007, residente a Greve in Chianti (FI) – Per l’entusiasmo e la competenza con cui ha aiutato la Croce Rossa a migliorare i propri servizi, attraverso l’ideazione di un nuovo programma informatico.
- Giulio PRODAN, 14/8/2007, residente a Trieste – Per la passione con cui studia la biologia e la generosità con la quale cerca di farla conoscere ai ragazzi più piccoli, servendosi di dimostrazioni semplici e divertenti.
- Niccolò RICCI, 5/2/2009, residente a Carrara – Per avere, senza esitazione, praticato una difficile manovra di disostruzione delle vie respiratorie, salvando la vita a una collaboratrice scolastica che rischiava di soffocare.
- Martina ROMITI, 15/4/2006, residente a Roma – Per la determinazione e la grinta con cui cerca di interessare i suoi coetanei sui temi della legalità e del contrasto alle mafie. Il suo impegno civile mira anche a promuovere la partecipazione dei ragazzi in contesti socio-culturali difficili.
- Chiara RUNFOLO, 3/2/2008, residente a Palermo – Per la tenacia con la quale si fa interprete, nel suo quartiere, di istanze sociali e per l’impegno a fianco dei bambini che segue dopo la scuola.
- Serena SIMONATO, 11/12/2006, residente a Cavenago di Brianza (MB) – Per l’aiuto, maturo e concreto, che presta alle persone senzatetto. La sua capacità di ascolto e di accoglienza dei più vulnerabili le ha permesso di diventare un esempio per altri volontari.
- Diego VERGANI, 3/6/2010, residente a Lentate sul Seveso (MB) – Per la forza d’animo con cui sta affrontando la malattia. La grande passione per la musica è diventata energia che alimenta la sua resilienza.
- Marta VIRDIS, 9/7/2005, residente a Villanova Monteleone (SS) – Per la generosità e la forza del suo impegno di volontaria. L’energia con cui si prodiga per i più fragili è contagiosa e costituisce un traino nella comunità.
- Davide ZILLI, 14/12/2011, residente a Osio Sopra (BG) – Per aver inventato un dispositivo capace di fornire assistenza nella ricarica degli impianti cocleari. L’ideazione gli è valsa un importante riconoscimento internazionale.
Targhe
- Sara PEDROTTI (20/9/2010), Emma FRANCESCHINI (9/1/2010), Azzurra NAVARINI (26/12/2010) – Trento “per l’efficace e tempestiva opera di soccorso”.
- Classe V B IC Torino II – Scuola primaria “G. Parini” – Torino “per aver dato valore alla pluralità”.
- Squadriglia Aquile, Gruppo Scout Agesci Bari 10 – Bari
- Nuove vie per promuovere il territorio
- SottoSopra Genova – Movimento Giovani Save the Children – Genova “un faro sempre acceso sul problema della violenza di genere”.
Il discorso integrale del Presidente Mattarella
“Benvenute e benvenuti al Quirinale!
Questo è un giorno di festa. Spero lo sia anche per voi, lo è certamente per me e per il Quirinale.
Credo che tutte voi e tutti voi, quando avete avuto la notizia di essere stati designati come Alfieri, siate rimasti sorpresi, qualcuno forse anche incredulo. Questo conferma la bontà delle scelte fatte, perchè la vostra reazione ha dimostrato che considerate quel che avete fatto, le iniziative assunte, le scelte fatte, i comportamenti adottati, come normali. E questa è la verità: siete persone normali, che interpretano la normalità in maniera positiva.
Come voi, in Italia, tante altre ragazze e ragazzi lo fanno. Voi qui li rappresentate, ne siete espressione, perché si tratta di interpretare la vita in maniera positiva, in maniera in cui si avverte la necessità e la capacità di superare le difficoltà proprie – quelle di salute o di altro genere – di aiutare gli altri a superarle, di spendersi per aiutare chi è in difficoltà, di impegnarsi per il bene comune, per la ricerca di condizioni migliori per tutti.
Vedete, quello che avete fatto qui viene sottolineato e trasmesso come messaggio.
C’è un vecchio detto, secondo il quale le cattive notizie corrono più veloci di quelle buone. In realtà è vero in parte, Aldo Moro, oltre 50 anni fa, scriveva che “il bene non fa notizia ma c’è”. E questo è vero, ma noi qui vorremmo, questa mattina, come altre volte è avvenuto, evitare che ci si rassegni a questa sorta di supremazia delle cattive notizie e indicare che – quale che sia la velocità con cui trasmettono – quelle positive sono più solide, perché appunto consolidano la società, la vita comune, la irrobustiscono, consentono di progredire.
Questa è la forza, la grande dimostrazione di senso della vita positivo, che i comportamenti premiati esprimono.
Vedete, in quello che avete fatto – e che, ripeto, come voi tante e tanti ragazzi e ragazze fanno – c’è il rifiuto a una concezione diversa, alternativa nella vita, che c’è sempre stata nella storia umana: quella di chi pensa che la società, la vita sociale, si esaurisca nell’affermare il proprio personale interesse, indifferenti alle esigenze altrui, anzi sovente calpestando le esigenze altrui.
Questo è un modello alternativo che c’è sempre stato nella storia umana, ma quello che la fa progredire è quello a cui voi avete ispirato i vostri comportamenti e, ripeto, come voi tante ragazze e tanti ragazzi, fortunatamente, nel nostro Paese.
Quello che fa progredire, appunto, perché quell’altra versione, quell’altra visione della vita, inaridisce la vita sociale e, in realtà, inaridisce anche chi la pratica e la persegue, perché riduce la vita umana, la condizione umana nella società, a una somma di solitudini che si scontrano fra di loro e questo davvero rende arida la società e le persone.
Per questo io vorrei ringraziarvi molto.
Come è stato detto poc’anzi, quest’anno tra i comportamenti posti in evidenza e trasmessi come messaggio di comportamento, iniziative, scelte, comportamenti, interventi, fatti nell’immediatezza di emergenze o fatti organizzando stabilmente delle attività, ne sono alcune che sono definibili, appunto, “strade nuove, in tempi nuovi”.
Che i tempi cambiano, come sapete voi, alla vostra età, molto meglio delle persone anziane come me; i tempi cambiano, cambiano gli strumenti che la scienza pone a nostra disposizione. Quindi cambiano anche le modalità di vita, di comunicazione, di utilizzo di strumenti.
Bene, molti di voi hanno utilizzato questi strumenti nuovi o hanno fatto un uso nuovo di strumenti che esistevano già, o hanno perseguito delle forme espressive nuove, per stringere rapporti di solidarietà generosamente aperti agli altri.
Vi sono state, in questo utilizzo di strumenti nuovi, esigenze ambientali da tutelare, esigenze sociali da affrontare per risolvere problemi comuni. Vi è stata, cioè, una serie di iniziative che ha utilizzato strumenti nuovi. E questo è importante perché dimostra che, accanto alle sempre perenni e presenti tradizionali forme di generosità, di solidarietà, di aiuto reciproco, ci sono strumenti nuovi, che sono veicolo per gli stessi valori di vita che avete perseguito.
Quindi grazie per quanto avete fatto. Complimenti a tutti voi e, ripeto, insieme a voi a tante ragazze e ragazzi che fanno lo stesso nel nostro Paese, e questo è quello che garantisce per l’Italia che amiamo un futuro positivo che ci incoraggia.
Grazie ragazzi”.
