Che caos a Messina dopo il concorso del Policlinico Martino riservato “solo ai agli uomini“. L’azienda, infatti, ha pubblicato un bando per trovare un “professionista con ruolo di ricercatore aggiunto under 40” e tra i requisiti viene richiesto il “genere maschile“. Divampa una mega polemica sui social e non, tanto che l’azienda ospedaliera universitaria ha deciso divulgare una nota di precisazioni: “in riferimento al bando in cui è stato previsto il genere maschile precisiamo che si è trattato di un mero refuso. Ci scusiamo per l’errore. Già ieri è stata adottata la delibera ( n. 784 del 09/04/2025) che prevede la rettifica del bando, in linea con la vigente normativa, e la conseguente riapertura dei termini”.
Le precisazioni dell’Università
“La procedura concorsuale in cui è stato erroneamente espresso un vincolo di genere, riguarda esclusivamente l’Azienda Policlinico (che ha ammesso e corretto l’errore). L’Ateneo non ha alcuna competenza sulla procedura stessa, che non attiene alla selezione di figure di ricercatori universitari”, è quanto fa sapere in una nota Unime.
L’intervento del Ministro Roccella
Sulla vicenda è intervenuta anche Eugenia Roccella, ministro per Famiglia e le Pari Opportunità: “bene che il Policlinico universitario di Messina abbia rettificato il bando per un posto da ricercatore che inizialmente prevedeva fra i requisiti di accesso l’appartenenza al genere maschile. Sarebbe paradossale che mentre si fa di tutto per promuovere le pari opportunità, il lavoro femminile, la rimozione del gender gap nella scienza, proprio in ambito scientifico e universitario, per giunta con fondi dello stesso Pnrr che promuove la parità di genere come obiettivo, e su un tema sensibile come quello del cancro al seno, si prevedessero incarichi di studio e ricerca per soli uomini. Tutto è bene quel che finisce bene, sperando – conclude Roccella all’Agi – che la prossima volta oltre a finire bene si cominci meglio”.
