Una pagina dopo l’altra. Una storia incredibile. La parola fine da scrivere il più tardi possibile. Anzi, da non scrivere proprio. La Domotek Reggio Calabria sta sognando a occhi aperti da due anni e non vuole smettere. La cavalcata in B, la super regular season chiusa al secondo posto in A3, ora i Playoff. Un primo turno durissimo contro Lecce piegata in due tie-break, ora Acqui Terme in semifinale, penultimo scoglio verso l’ambizioso traguardo dell’A2 in un tabellone che ha visto cadere la testa di serie numero 1, San Donà di Piave, con la Domotek attuale miglior piazzata e con il fattore campo sempre a favore.
Raggiunto ai microfoni di StrettoWeb, Antonio Picardo, uno dei giocatori più amati dal pubblico reggino, ha fatto il punto della situazione in vista della prossima gara.
Impossibile però non partire dall’impresa contro Lecce: “due partite bellissime, soprattutto la prima in casa grazie al nostro pubblico che è stato clamoroso, c’era il record di oltre 2400 persone. Poi una gara lì durissima in cui alla fine ne abbiamo avuta di più“, ha dichiarato il centrale amaranto.
La forza del gruppo, anche nelle difficoltà, è il vero segreto della Domotek. Picardo conferma: “ricordo a inizio hanno quando mi chiesero come vedessi la stagione, risposi che non eravamo una delle favorite, non lo siamo mai stati, però fin dalle prime battute si era visto un gruppo competitivo in cui tutti e 13 i giocatori potevano dare tanto alla squadra. E alla fine si è rivelato così perché con 2 pedine in meno (gli infortuni di Esposito e Stufano, ndr) siamo riusciti a sopperire alle assenze con la forza del gruppo“.
Chiosa finale sul PalaCalafiore. Picardo lo ha visto con qualche centinaio di tifosi in B, nella passata stagione, che già faceva paura gli avversari. I 2400 di Lecce sono stati decisivi nella rimonta, si è proprio avvertito in campo quando il pubblico ha iniziato a fare la differenza nel terzo set sotto 0-2. Contro Acqui Terme, il 6 aprile alle 16:30, si ritoccherà il record stagionale.
Picardo racconta: “io l’ho vissuto l’anno scorso in Serie B: già il campo, di per sè vuoto, è un’arma in più perchè tante squadre non sono abituate a strutture così grandi e vanno in difficoltà già solo per la grandezza del palazzetto. Quest’anno complimenti alla società per il lavoro fatto con le scuole, a Marco Martino e Cesare Pellegrino che sono riusciti a riempire metà palazzetto ed è qualcosa di incredibile. Speriamo di vederlo ancora più pieno domenica 6 aprile contro Acqui Terme“.

