“La Prefettura di Reggio Calabria ha disposto lo scioglimento del consiglio di amministrazione della Fondazione Corrado Alvaro di San Luca, a causa della criticità gestionale nel quinquennio 2019/2024 rivelata dalla esiguità delle iniziative ed attività culturali programmate. Un contesto -prosegue la Prefettura- segnato da una ‘erosione del patrimonio dell’ente’ che avrebbe reso impossibile la realizzazione dello scopo della Fondazione. E tuttavia il CdA della Fondazione sarebbe stato anche ‘condizionato in maniera determinante dalla presenza di consiglieri sui cui requisiti di onorabilità e indi- pendenza non è possibile fare affidamento'”. E’ quanto afferma Oreste Romeo, noto avvocato di Reggio Calabria.
Caso Bari e Reggio Calabria
“Da qui, l’ennesimo intervento solutorio, a dispetto della diffusa esigenza di un serio ripensamento legislativo della materia che lo scorso anno aveva portato a non intraprendere iniziative drastiche nella melmosa vicenda di Bari ed in quelle, non meno eclatanti e melmose, di Reggio Calabria, dove si era registrata la grottesca partecipazione al voto dei morti per premiare il Partito Democratico, vieppiù avvantaggiato, nella alterata competizione amministrativa del 2020, dal rilevante supporto elettorale del cosiddetto ‘Ducato di Sambatello’. Ma, quelle dello scorso anno, saranno state brevi e significative parentesi, se l’avvio della stagione primaverile di quest’anno è coinciso con il sinistro ritorno del commissariamento nella comunità sanluchese, dove già da tempo risultava dismesso il diritto di elettorato, attivo e passivo”, rimarca Romeo.
Pietra tombale
“Senza tacere della pietra tombale posta sulla partecipazione popolare alla vita pubblica a causa della singolare vicenda giudiziaria che il mese scorso ha portato all’arresto di Bruno Bartolo, ultimo Sindaco eletto dai sanluchesi, restituito alla libertà a distanza di pochissimi giorni dall’ennesimo vulnus inferto dallo Stato alla volontà popolare. Niente di nuovo sotto il sole di San Luca: il cittadino resta sempre in attesa di ‘essere parlato'”, conclude Romeo.
