L’avv. Ciccio Rizzo verso la nomina a nuovo Presidente dell’Autorità portuale dello Stretto: perchè è una scelta che fa discutere

Secondo indiscrezioni che arrivano direttamente da Roma, Fratelli d'Italia avrebbe indicato l'avvocato messinese Ciccio Rizzo quale nuovo Presidente dell'Autorità portuale dello Stretto

Potrebbe essere l’avvocato eoliano Ciccio Rizzo, storico esponente di Fratelli d’Italia sin dai tempi di Alleanza Nazionale, il nuovo Presidente dell’Autorità portuale dello Stretto. La voce rimbalza da Roma con sempre maggior insistenza nelle ultime ore, e fa discutere gli addetti ai lavori. L’Autorità portuale dello Stretto è un ente importantissimo, strategico per tutto il sistema di trasporti e mobilità del Paese, in quanto gestisce i porti di Messina, Tremestieri, Milazzo, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Saline Joniche, che sono i più trafficati in assoluto dell’intero Mediterraneo e avranno un ruolo determinante – insieme a Gioia Tauro – nei lavori di realizzazione del Ponte sullo Stretto.

Sono ben 14 le Autorità che hanno la Presidenza in scadenza: il mandato si concludeva a gennaio, è stato prorogato in via del tutto eccezionale fino a fine marzo proprio per individuare i nuovi Presidenti, ed è quindi ormai una questione di giorni. I decreti di nomina saranno firmati dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Mattei Salvini, d’intesa con gli alleati. In base alle indiscrezioni dell’ultima ora, le Autorità Portuali dello Stretto (Messina) e della Sicilia Occidentale (Palermo) andrebbero a Fratelli d’Italia. E per Messina, il partito del premier Giorgia Meloni avrebbe indicato proprio la figura dell’avvocato Ciccio Rizzo.

Dal punto di vista politico, Rizzo raccoglie consensi bipartisan: è una persona seria, preparata, professionale, molto equilibrata e sempre coerente con i propri valori e con le proprie idee. I malumori di queste ore rispetto alla sua nomina non sono quindi sulla figura bensì sul tipo di ruolo che andrebbe a ricoprire: Rizzo non ha un profilo particolarmente specializzato nell’ingegneria dei trasporti, su cui ha pur un minimo di dimestichezza per il solo fatto di essere eoliano. E nulla più. Da qualcuno viene considerato troppo poco per un ruolo così importante che richiede, da regolamento, “comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale“.

Rizzo è attualmente consigliere comunale a Lipari (in passato lo è stato anche a Messina), oltre che componente della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia. Ma fa discutere soprattutto la sua storica titubanza nei confronti della realizzazione del Ponte sullo Stretto, un’opera su cui questo governo ha puntato tantissimo per il rilancio e lo sviluppo del Sud.

Non c’è alcun dubbio che eventualmente dovrebbe essere Rizzo a fare un piccolo passo indietro rispetto alle sue posizioni sul Ponte, e non certo il Ponte a poter essere messo in discussione da un eventuale Presidente dell’Autorità portuale dello Stretto scelto per mandato politico dallo stesso Governo che sta facendo i salti mortali per realizzare quel Ponte. Di certo, però, c’è che tra i partiti di governo quest’eventualità sta alimentando qualche piccola tensione.

Anche tra le opposizioni non mancano i malumori, che però in queste ore non escono allo scoperto: tra Pd e Movimento 5 Stelle si stanno sfregando le mani per l’opportunità di una scelta che gli fornirebbe un assist straordinario. L’eventualità che un esponente politico organico ad un partito, addirittura nella Direzione Nazionale, venga nominato a ricoprire un così importante e delicato incarico istituzionale, scatenerà la loro ira rispetto ad una sorta di “occupazione” dei ruoli pubblici da parte di uomini di partito. Una pratica su cui storicamente a sinistra sono maestri. “Eh ma Giorgia Meloni diceva che non avrebbe fatto come noi, avrebbe guardato solo al merito” sono pronti a rispondere nel tentativo di aprire una crepa all’interno del Centrodestra.