Il Festival di Sanremo, giunto alla sua 75ª edizione, si conferma come l’evento musicale più atteso in Italia, un palcoscenico prestigioso che ha lanciato e consolidato le carriere di numerosi artisti. Quest’anno, tra i partecipanti spicca Lucio Corsi, al suo esordio sul palco dell’Ariston con il brano “Volevo essere un duro“. La sua presenza aggiunge un tocco di originalità e freschezza alla kermesse, suscitando grande curiosità tra il pubblico e gli addetti ai lavori.
La biografia di Lucio Corsi
Nato a Grosseto il 15 ottobre 1993, Lucio Corsi è cresciuto nel borgo di Vetulonia, nella Maremma toscana. Fin da giovane, ha mostrato una spiccata inclinazione artistica, influenzato da una famiglia creativa: la madre pittrice e il padre con diverse esperienze professionali, tra cui operatore Rai e artigiano del cuoio. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo Scientifico “Guglielmo Marconi” di Grosseto nel 2012, si è trasferito a Milano per seguire la sua passione musicale, iniziando a esibirsi in vari locali della città.
Il percorso musicale di Corsi è caratterizzato da una fusione di generi che spaziano dal folk al glam rock, con testi surreali e tematiche fiabesche. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo EP, “Vetulonia Dakar”, seguito da “Altalena Boy” nello stesso anno. Il 2017 segna l’uscita di “Bestiario musicale”, un concept album dedicato agli animali della Maremma, che consolida la sua reputazione nella scena musicale italiana. Successivamente, con “Cosa faremo da grandi?” nel 2020 e “La gente che sogna” nel 2023, ha continuato a sperimentare e a evolvere il suo stile, ottenendo riconoscimenti come l’apertura del concerto degli Who a Firenze nel 2023 e il premio come miglior artista indipendente al Meeting delle Etichette Indipendenti.
Lucio Corsi a Sanremo con “Volevo essere un duro”
Il brano “Volevo essere un duro”, con cui Lucio Corsi è in gara a Sanremo 2025, è una ballata che riflette sulla fragilità dell’essere normali e sulle aspettative che la società impone. Un inno all’essere se stessi contro la mascolinità tossica e le imposizioni della società. Il testo recita: “Volevo essere un duro / Però non sono nessuno / Non sono nato con la faccia da duro / Ho anche paura del buio”.
La partecipazione di Lucio Corsi al Festival di Sanremo rappresenta una tappa significativa nella sua carriera, offrendo al grande pubblico l’opportunità di scoprire un talento originale e promettente della musica italiana contemporanea.
Il testo di “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi
Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro
Un robot
Un lottatore di sumo
Uno spaccino in fuga da un cane lupo
Alla stazione di Bolo
Una gallina dalle uova d’oro
Però non sono nessuno
Non sono nato con la faccia da duro
Ho anche paura del buio
Se faccio a botte le prendo
Così mi truccano gli occhi di nero
Ma non ho mai perso tempo
È lui che mi ha lasciato indietro
Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro no
Un robot
Medaglia d’oro di sputo
Lo scippatore che t’aspetta nel buio
Il Re di Porta Portese
La gazza ladra che ti ruba la fede
Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Cintura bianca di Judo
Invece che una stella uno starnuto
I girasoli con gli occhiali mi hanno detto
“Stai attento alla luce”
E che le lune senza buche
Sono fregature
Perché in fondo è inutile fuggire
Dalle tue paure
Vivere la vita è un gioco da ragazzi
Io
Io volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Non sono altro che Lucio
Non sono altro che Lucio
