“Apprendiamo dalla stampa che, secondo Cgil, Uil e Nursind il tetto di spesa assegnato dalla Regione al Papardo sarebbe di circa otto milioni di euro in meno rispetto al precedente. Senza entrare nel merito, vorremmo comprendere come i tre sindacati abbiano ricevuto, eventualmente fosse vero, la notizia di prima mano, non comunicata alla nostra sigla che pure rappresenta la confederazione numericamente più importante della città di Messina.
Inoltre, sempre qualora la notizia fosse veritiera, ci chiediamo la reale motivazione della scelta della Regione, visto che sicuramente sarà ampiamente circostanziata e motivata dal momento che non vorremmo immaginare che siano stati intrapresi atti gestionali che abbiamo indotto la regione a tagliare le risorse economiche del Papardo di ben otto milioni. Se qualcuno stigmatizza il comportamento della regione, in merito alla mancata convocazione dei sindacati, noi stigmatizziamo il comportamento dell’azienda Papardo che dai fatti riportati avrebbe informato solo tre sigle escludendo la Cisl Fp che è l’OS confederale più rappresentativa nell’ambito del nostro territorio e della regione Siciliana.
Alla Regione chiediamo invece di fornirci i necessari approfondimenti, qualora la notizia informale sui tagli fosse reale, per comprenderne le motivazioni. Non vorremmo infatti immaginare che si tratti piuttosto di mancata, e perpetrata nel tempo, oculatezza nella gestione manageriale che possa aver comportato ricadute sull’assistenza e sul personale. Perché se così fosse bisognerebbe valutare a monte come risolvere il problema relativamente al raggiungimento degli obiettivi fissati e le scelte tese ad assicurare il buon andamento dell’azienda nel rispetto della legge regionale n. 5 del 2009. Assurdo infatti penalizzare i cittadini e i lavoratori, anche se numerose in merito alla gestione sono le perplessità della Cisl Fp.
Giusto per citare qualche esempio, non comprendiamo la motivazione per la quale non sia ancora stato riaperto il reparto di cardiochirurgia anche nei vecchi locali in cui era precedentemente allocata previa definizione delle necessarie procedure di sanificazione e sterilizzazione degli ambienti per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel frattempo quante persone stanno morendo a causa della mancata assistenza? Ma soprattutto sono stati verificati gli indici di morbilità e mortalità con i parametri imposti in ambito nazionale? Riteniamo che anche qui una decisiva azione manageriale debba essere in grado di risolvere immediatamente il problema per dare risposta immediata alla cittadinanza bisognevole di cura.
Inoltre il Papardo non ha ancora effettuato le stabilizzazione dei precari, non ha effettuato le mobilità in entrata delle leggi 42bis ( pur su posti vacanti in dotazione organica ), della legge 151/2001 e ha erogato incarichi di coordinamento con le risorse economiche del fondo dell’art 12 già stanziate, solo a una parte di vincitori ma non a tutti, sta avviando il percorso di riqualificazione del personale mediante un bando mai discusso con le OO SS con conseguente possibile condotta antisindacale.
Ci aspettiamo quindi che la regione fornisca il dettaglio delle somme erogate al Papardo per fare chiarezza sull’intera questione e sulle reali motivazioni che avrebbero portato in questa direzione. Quanto al fatto di non essere stati convocati, non ci reputiamo offesi perché la riunione di ieri era evidentemente con i manager e i direttori dell’azienda e non già con i rappresentanti dei lavoratori, probabilmente anche alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto l’azienda Papardo, anche perché la regione è sempre stata presente e attiva nel confronto con il sindacato, per cui siamo certi che non tarderanno a fornitici comunicazioni e dati ufficiali sui quali riflettere e proporre il nostro proficuo contributo“. Così Giovanna Bicchieri, Segretario Generale della Cisl Fp Messina.