Anche l’Alta Velocità si trasforma in battaglia politico-ideologica. Il Sindaco di Corigliano Rossano: “si prendono in giro i calabresi”

Il Sindaco Stasi (Corigliano Rossano): "sull'Alta Velocità si prendono in giro i calabresi ma quasi tutti continuano a tacere"

StrettoWeb

Anche il tema dell’Alta Velocità si è ormai trasformato in battaglia politico-ideologica. Come per il Ponte sullo Stretto. Eppure, i tanti che ora gridano allo scandalo su presunti mancati finanziamenti per la grande opera, con il pretesto di attaccare il Governo, sono gli stessi che urlano al complotto se vengono utilizzati determinati fondi per il Ponte sullo Stretto. Insomma, vogliono l’Alta Velocità, ma non il Ponte.

Non sanno, però, che in realtà è la stessa cosa, ma soprattutto che una viene realizzata in funzione dell’altra. Se ci sarà l’Alta Velocità, è per collegare l’Italia alla Sicilia, permettendo la continuità territoriale e la possibilità di spostarsi da Milano o Roma a Palermo o Catania in qualche ora senza disagi e con più comfort e rapidità possibile.

La nota di Flavio Stasi

Tornando all’Alta Velocità, si susseguono le note stampa, nonostante il comunicato di Rfi. L’ultimo a intervenire, in ordine di tempo, è il Sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. “Nei giorni scorsi ho letto con estremo favore le note dei gruppi in Consiglio Regionale del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico sul definanziamento dell’Alta Velocità in Calabria. La sparizione dei soldi per la nostra AV rappresenta l’ennesimo atto di una debacle politico-istituzionale che è impossibile nascondere coi proclami e giocando a nascondino, un evento facilmente prevedibile per un fatto molto semplice: l’unico progetto compatibile con i tempi del PNRR è quello per il quale si era già abbondantemente lavorato, ovvero quello interno per il quale sono stati spesi 35 milioni di euro di soldi dei cittadini”, si legge.

“La cosa probabilmente più imbarazzante di questa vicenda è che alla politica continua a rispondere RFI, più o meno implicitamente, facendo comparire sul comunicato per la Galleria Santomarco, sotto l’elenco dei tratti che verranno realizzati, una riga che ha del magico: “Lotto 2 (Praia-Paola) e altri lotti a completamento: progettazione in corso”. Traducendo in maniera meno formale, “progetti vari ed eventuali: poi vediamo”. Nel frattempo, i 35 milioni del progetto li buttano nel cestino ed i 10 miliardi per i lavori sono stati spostati altrove, perché non c’è alcun progetto “cantierabile”. Purtroppo, tutto esattamente come previsto. Ma davvero il management di questa azienda pubblica gestita dal Governo pensa di continuare a prenderci in giro?”.

“E la politica regionale e nazionale maggioranza di Governo, in tutto questo, esattamente come la pensa? Possibile che per ragioni di schieramento si possa continuare a restare inermi di fronte ad una questione che non dovrebbe rappresentare un elemento di divisione politica e che riguarda tutti i calabresi, da Reggio Calabria al Pollino? Continuiamo ad assistere a posizioni funamboliche o ambigue, come quella imbarazzante sulla Autonomia Differenziata, o come quella sul piano dei vincoli idrogeologici, per il quale la Regione ha dato prima il proprio parere positivo – probabilmente senza neppure sapere di cosa si trattasse – per poi aprire “un tavolo di confronto con l’Autorità di bacino”, due mesi dopo”, continua la nota.

“Sull’Alta Velocità serve una presa di posizione che vada oltre i colori politici e che costringa RFI a riprendere l’unico progetto sul quale si è già lavorato e con il quale si potrà tornare ad investire le risorse PNRR, che rappresentano l’unica possibilità di realizzazione di questa opera che non va interpretata solo come un collegamento tra il Centro Italia e la Sicilia, ma come l’occasione per consentire ad interi tessuti sociali e produttivi di svilupparsi contribuendo alla crescita del Paese. Forse qualcuno lo ha dimenticato, ma lo scopo generale del PNRR doveva essere questo”, si chiude la nota.

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